Un cumulo di macerie e
di immondizia. Su Lungo Crati si può assistere allo spettacolo dei manufatti
cosentini demoliti senza alcun motivo e soprattutto senza le dovute
autorizzazioni. Il riferimento questa volta è all’ex hotel Jolly, abbattuto tra
i dubbi e la disapprovazione di molti cittadini. Ora si è appreso che è stata
sospesa la richiesta di autorizzazione sismica “per revisione dei dati
progettuali”.
Nelle scorse settimane,
il comune di Cosenza ha inoltrato istanza per ottenere l’autorizzazione sismica
e procedere alla “ristrutturazione delle strutture dell’ex Jolly con
adeguamento sismico dell’esistente mediante inserimento di struttura interna in
acciaio con controventi e fondazione in platea”. Il progettista, in
data 13 dicembre u.s., ha chiesto la sospensione dell’istanza per rivedere i
dati e, in seguito a ciò, la regione Calabria, Dipartimento lavori pubblici, ha
sospeso “l’istruttoria della richiesta di autorizzazione sismica”.
Gli interventi sul
Jolly non sarebbero dovuti, forse, mai iniziare. Solo un anno fa - oltre a
ricordare che le fasi della demolizione e quelle della ricostruzione dell’ex
Jolly Hotel non possono essere scisse in quanto costituiscono un tutt’uno
propedeutico a qualsiasi scelta progettuale e sono da valutare unitamente alle
opere che interessano l’ambito fluviale - ci si chiedeva se:
1.
è stata approvata la progettazione definitiva che è legata a
doppio filo a quella preliminare;
2. sono pervenute le fondamentali autorizzazioni (VIA);
3.
è pervenuta la pronuncia della Commissione Regionale per il
Patrimonio Culturale sull’edificio (ex art. 12 del D. Lgs. 4272004);
4.
esistono tutte le autorizzazioni previste dalla legge;
5.
è stato attivato il tavolo tecnico tra
Amministrazioni (MiBAC, Provincia, Comune) richiesto dal Soprintendente ABAP
con nota prot. 8801 del 12.07.2018 “al fine di pervenire a soluzioni condivise
per la definizione dell’intervento”;
6.
è stato acquisito - come previsto dal bando di gara, poiché
detta progettazione definitiva/esecutiva, ricade in ambito territoriale
sottoposto a tutela paesaggistica (ai sensi art. 142, c. 1, l. c) - il nulla osta paesaggistico definitivo
che mostri la compatibilità delle opere proposte rispetto ai valori
paesaggistici del contesto di riferimento;
7.
saranno tutelati gli alberi posti dinanzi al Jolly.
Domande rimaste come
sempre senza risposte. Da qualche giorno, però, si sa che è stata sospesa l’istruttoria
della richiesta di autorizzazione sismica. Lo stato di abbandono si protrarrà,
dunque, per chissà quanto altro tempo.
Cosenza, 21 dicembre
2019
© Francesca Canino
Circa un anno fa:
Demolizione ex hotel Jolly, dove sono le autorizzazioni?
Il prossimo 12 novembre inizierà la demolizione dell’ex hotel Jolly. Occorre ricordare che le fasi della demolizione e quelle della ricostruzione dell’ex Jolly Hotel non possono essere scisse, in quanto costituiscono un tutt’uno propedeutico a qualsiasi scelta progettuale e sono da valutare unitamente alle opere che interessano l’ambito fluviale.
Bisogna chiedere, pertanto, se ad oggi:
è stata approvata la progettazione definitiva che è legata a doppio filo a quella preliminare;
sono pervenute le fondamentali autorizzazioni (VIA);
è pervenuta la pronuncia della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale sull’edificio (ex art. 12 del D. Lgs. 4272004);
se esistono tutte le autorizzazioni previste dalla legge;
se è stato attivato il tavolo tecnico tra Amministrazioni (MiBAC, Provincia, Comune) richiesto dal Soprintendente ABAP con nota prot. 8801 del 12.07.2018 “al fine di pervenire a soluzioni condivise per la definizione dell’intervento”;
se, come previsto dal bando di gara, poiché detta progettazione definitiva/esecutiva, ricade in ambito territoriale sottoposto a tutela paesaggistica (ai sensi art. 142, c. 1, l. c) è stato acquisito il nulla osta paesaggistico definitivo che mostri la compatibilità delle opere proposte rispetto ai valori paesaggistici del contesto di riferimento.
È necessario che si esibiscano pubblicamente tutte le autorizzazioni, se sono state acquisite, e che non si proceda con la solita fretta che spesso è “cattiva consigliera”.
È necessario, inoltre, soffermarsi sui divieti di transito e di sosta che saranno istituiti dal 12 al 30 novembre, se tutto andrà bene. Ma con la città nel caos dopo la chiusura di tante strade e soprattutto di viale Parco, con l’eliminazione di tanti parcheggi per la realizzazione della inutili piazze, la chiusura di Lungo Crati cosa causerà alla nostra già impercorribile città? Non si potevano aspettare tempi migliori e soprattutto non prenatalizi - in cui è notorio che il traffico cittadino aumenta - per chiudere altre importanti strade? E infine, come saranno tutelati gli alberi posti dinanzi al Jolly?
Cosenza, 10 novembre 2018
© Francesca Canino