Oggi Google ha dedicato il suo doodle a Maude
Rose "Lores" Bonney, la pioniera dell'aeronautica che nel 1933 dall’Australia volò da sola verso l’Inghilterra.
Tre anni prima, un'altra donna si accinse a compiere una lunga traversata a bordo del suo apparecchio, un guasto, però, la fece precipitare nel mare calabro. Miss Spooner era una giovane aviatrice inglese che decise di compiere il raid Londra-Città del Capo nei primi giorni di dicembre del 1930. Stava sorvolando la penisola italiana con il suo apparecchio ed era diretta verso la punta dell'Africa, ma precipitò in mare a tre chilometri di distanza dalle rive di Belmonte Calabro. Dopo aver gridato per cercare soccorso, Miss Spooner decise di raggiungere a nuoto la costa, mentre il capitano Edwards, suo compagno di volo, rimase a bordo dell’apparecchio. La donna giunse alla stazione di Belmonte Calabro a notte fonda, ove fu soccorsa dai presenti. Nel frattempo, i richiami di aiuto lanciati dal capitano Edwards furono uditi da alcuni pescatori, che diressero le loro imbarcazioni verso l’apparecchio. Dopo vari tentativi, l’aviatore fu tratto in salvo e l’aeroplano, fermato con delle funi, fu trasportato a riva.
L'avventura dell'aviatrice inglese, testimoniata da foto e filmati in bianco e nero emersi da uno storico archivio, è la dimostrazione della diversa situazione femminile esistente nel 1930 tra donne che vivevano a diverse latitudini del vecchio continente.
Il brano che segue è la cronaca dettagliata dello sfortunato episodio incorso a Miss Spooner riportato su un giornale dell'epoca.
L’apparecchio di miss Spooner, sorpreso dalla tempesta, precipita in mare al largo di Belmonte Calabro
Roma, 4 notte.
«Giunge notizia da Belmonte Calabro che la valorosa aviatrice inglese Miss Spooner, per un guasto al suo aeroplano, è precipitata in mare. L’aviatrice ed il suo compagno di volo si sono salvati. Come è noto Miss Spooner stava tentando di battere il record di volo Londra - Città del Capo. Ieri sera, alle 18,40 aveva felicemente atterrato all’aeroporto del Littorio, dove erano ad attenderla numerosi aviatori. Miss Spooner, che aveva brillantemente partecipato al giro aereo d’Italia, è stata molto festeggiata durante la sua brevissima sosta a Roma per i rifornimenti. Si era dichiarata soddisfatta dell’inizio del suo raid e della prova data dall’apparecchio nella prima tappa di volo, durata esattamente 10 ore e 40 minuti. L’aviatrice aveva detto: “Sono partita da Lympne alle 7, ora inglese, ossia alle 8 italiane. Ho volato ininterrottamente. Il viaggio è stato ottimo, tranne per alcune centinaia di chilometri sulla Francia meridionale, dove forti banchi di nebbia ostacolavano la visibilità. Ho tagliato le Alpi Marittime a 4200 metri per evitare di allungare la rotta seguendo la costa - ed aveva quindi soggiunto - da Roma a Catania piloterà invece il mio compagno Edwards”. Dopo aver compiuti i rifornimenti, Miss Spooner ed il capitano Edwards, alle 20,20, salutati dai presenti, avevano ripreso il volo diretti verso Catania.
La notizia pervenuta ora da Belmonte Calabro segnalerebbe come certa l’interruzione del superbo ed ardimentoso raid. Alle 23 l’apparecchio dell’aviatrice inglese, a causa di un guasto che per il momento non è dato precisare, è precipitato in mare nello specchio d’acqua davanti alla stazione di Belmonte Calabro. Nella caduta, miss Spooner è stata lanciata fuori dell’apparecchio. Nella notte Miss Spooner ed il capitano Edwards hanno invocato con alte grida aiuto, grida però che non sono state udite. Coraggiosamente, dopo due ore Miss Spooner si è gettata a nuoto ed è riuscita a raggiungere la riva. Data l’ora tarda e non trovando anima viva, l’aviatrice si è diretta verso la stazione di Belmonte Calabro, ove è stata trovata semisvenuta e raccolta da un fanalista della ferrovia, che l'ha trasportata a braccia alla stazione dove ella ha ricevuto i primi soccorsi. Il personale stupito le si è fatto subito intorno. Miss Spooner, intirizzita ed esausta, è stata immediatamente soccorsa e rianimata. Frattanto, alcuni pescatori hanno finalmente udite le grida di soccorso del capitano Edwards e con magnifica prontezza sono stati inviati soccorsi. Il Delegato podestarile di Belmonte Calabro, non appena conosciuto il fatto, è partito con due barche a remi alla ricerca dell’apparecchio che alle ore 5 di stamani è stato rinvenuto a circa 100 metri dalla spiaggia ove era stato trasportato dalla corrente favorevole. L’aeroplano, semi-sommerso, era tenuto a galla dalle ali. Il pilota trovavasi aggrappato al timone.
L’aviatrice Spooner, dopo aver ricevuto le cure del sanitario comunale, accompagnata dal Podestà, è partita anch’essa con un’altra barca a remi alla ricerca del compagno e alle 6 ha raggiunto l’apparecchio presso il quale stava una delle due barche precedentemente partite alla ricerca. Le due barche insieme hanno così potuto effettuare il rimorchio dell’aeroplano che è stato gravemente danneggiato e salvare il capitano Edwards. I due piloti sono stati ospitati nella casa del Podestà. Hanno riportato varie contusioni ed escoriazioni dichiarate guaribili in circa dieci giorni. Il capitano Edwards ha presentato lievi sintomi di assideramento. Entrambi sono però in stato generale buono. Sono accorsi subito sul posto il direttore dell’Ospedale di Cosenza con un assistente e materiale sanitario. I due sinistrati godono ospitalità e cure premurosissime da parte delle autorità locali. Il Ministro dell’aeronautica ha inviato sul posto un ufficiale che ha raggiunto in volo la località, mettendosi a disposizione dei due aviatori».
Un lieto fine insperato per l'aviatrice e il suo capitano.
Ci saremmo aspettati, a dire il vero, una inversione delle parti, considerato anche il periodo storico: Edwards intento a compiere la breve traversata per cercare aiuti e Miss Spooner, tremante di freddo e di paura, sola nell'apparecchio ad attendere l'arrivo dei soccorsi. Non andò così ed è facile immaginare che il comportamento adottato dal capitano inglese suscitò certamente il sarcasmo dei maschi calabresi. Una ammirazione senza limiti, invece, fu dimostrata all'alta aviatrice, coraggiosa e intraprendente, straniera, distante dalle loro donne che sarebbero rimaste immuni per tanti anni ancora dall'esempio dato dalla donna inglese.
Cosenza, 20 novembre 2019
© Francesca Canino