Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di
Cosenza Isabella Mastrobuono, dopo i cambi ai vertici delle Asp e delle Ao
calabresi voluti dal presidente della Regione, si è accomiatata dal personale
ospedaliero bruzio inviando loro una breve lettera.
«Sono stati mesi intensi – ha scritto Mastrobuono - durante i quali ho avuto l’opportunità di
conoscere e apprezzare lo straordinario lavoro che avete fatto e che sono
convinta continuerete a fare per i cittadini di questa città. È stato un onore
per me lavorare in Calabria e sarò portavoce ovunque della vostra
professionalità e della vostra abnegazione, soprattutto nel periodo terribile
della pandemia».
Immediate e contrastanti le reazioni dei medici, alcuni
soddisfatti per la partenza del commissario - la cui direzione nell’arco di
tutti questi mesi si è rivelata inutile e dispendiosa - altri in disaccordo per
l’ennesimo provvedimento che solleva anzitempo dalle proprie responsabilità
dirigenti che, con il loro “non fare”, hanno contribuito ad affossare
l’ospedale di Cosenza. Taluni sanitari hanno voluto sottolineare che con la
suddetta direzione strategica si è raggiunto il punto più basso nella sanità
cosentina, soprattutto per la "sudditanza psicologica causata nella
maggior parte del personale sanitario dell’Azienda".
Ha espresso, invece, il suo dissenso per il termine
anticipato dell’incarico della Mastrobuono il dr. Rodolfo Gualtieri, Dirigente
Medico e Segretario Provinciale aggiunto CISL Medici: «Non sono affatto contento del termine anticipato del suo incarico. È
infatti l’ennesima volta che si dà, alle Direzioni Strategiche di questa
martoriata Azienda, un alibi per tutto quello che non è stato fatto e per le
tante promesse mai mantenute».
Gualtieri, rivolgendosi direttamente al commissario, ha così
continuato: «A parte gli altisonanti
comunicati stampa, la realtà è che l’Azienda Ospedaliera ha ancora meno posti
letto attivi, meno servizi e meno personale di un anno e mezzo fa. Con tutto il
rispetto, sento di chiederLe di evitare di essere ambasciatrice nel mondo delle
nostre grandi professionalità. Ognuno di noi ha una storia personale e
professionale per la quale è già più o meno conosciuto nell’ambiente medico
nazionale e qualcuno anche oltre. Sento di interpretare il pensiero di tutti quei
professionisti seri che operano nella nostra struttura, chiedendoLe di evitare
di assimilarli con gran parte di quella genia informe di cui si è circondata
durante la Sua permanenza a Cosenza e che hanno fatto di tutto per distruggere
un’Azienda fondamentale per la città e l’intera provincia. Se dovesse mantenere
– ha concluso Gualtieri - questa Sua
promessa (sarebbe, a dire il vero, l’unica volta), rovinerebbe tante oneste reputazioni costruite in anni
di studio e dedizione alla professione».
Cosenza, 20 maggio 2022
©
Francesca Canino