Nel
corso di una conferenza stampa svoltasi il 17 settembre scorso in occasione
della ‘Giornata mondiale della sicurezza del paziente’, il commissario
straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono, comunicò la riapertura del Mariano Santo per
il 15 ottobre 2021. Un’apertura annunciata a più riprese da almeno cinque anni
a questa parte, ma che non è mai avvenuta, né peraltro avverrà a breve,
nonostante voci di corridoio diano per certa la riapertura per fine
mese, quando saranno completate le opere per rendere l’ex sanatorio
completamente agibile. Pare che negli ultimi mesi vi abbiano solo parzialmente
lavorato, pertanto l’ennesimo rinvio potrebbe essere certo. D'altronde, a chi
conviene, se si escludono gli ammalati, portare a termine i lavori di
ristrutturazione del Mariano Santo, che tra appalti, varianti, perizie, atti
contrattuali aggiuntivi, formulazione di nuovi prezzi non presenti nel
contratto d’appalto, si è rivelato una ‘vigna’ per tanti personaggi? (http://francescacanino.blogspot.com/2020/11/lavori-infiniti-al-mariano-santo-ecco-i.html).
Intanto,
la mancata riapertura priva gli ammalati di ben 120 posti letto, una perdita
che non è mai interessata agli addetti ai lavori.
Una determina per il monitoraggio
Oggi,
alla interminabile ristrutturazione si è aggiunto un ulteriore problema: sul
sito dell’Azienda ospedaliera bruzia è stata pubblicata, il 6 ottobre scorso,
una determina avente a oggetto «Incarico
professionale ad ing. ambientale, di durata biennale, per la verifica,
controllo e acquisizione dati del sistema di monitoraggio in tempo reale con
allarme, installato sul muro di sostegno della strada di accesso al nuovo
padiglione di dermatologia oncologica del P.O. Mariano Santo di Cosenza… Determina a contrarre e contestuale
trattativa diretta su Mepa». (http://online-aoco.sisr.regione.calabria.it/albopretorio/albopretorio/Main.do;jsessionid=F2B8186CEC5AA380D39F31B7E6FDC1E0.psisr-lx-ap32-doc?id=1797479&NUMERO_AL=&Search=Cerca&s_SP=&s_TP=DETERMINAZIONE&NUMERO_DAL=845&s_REGISTRO=DETE&DATA_DAL=&DATA_AL=&s_TESTO=&MVPG=AmvAlboDettaglioMS).
Questo
perché, si legge nella determina «Nell’ambito
del progetto “implementazione di un sistema di monitoraggio real time dei
fenomeni di dissesto attivi finalizzato alla riduzione del rischio frana” il
Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria ha installato un
sistema di monitoraggio Real Time sul muro di sostegno posto a valle del Plesso
di Dermatologia Oncologica del P.O. Mariano Santo di Cosenza… in data
23.06.2021 il Dipartimento della
Protezione Civile della Regione Calabria e in data 09.07.2021 il Dipartimento Tecnico settore 12 del
Comune di Cosenza, con note Pec comunicavano
a questa Azienda Ospedaliera, che successivamente alla data del 31.07.2021, per mancanza di risorse finanziarie e di
risorse umane, non avrebbero più potuto garantire la continuità del servizio di
monitoraggio del muro in oggetto… tuttavia per questa Azienda permane la
necessità di provvedere al monitoraggio del muro di sostegno posto a valle del
Plesso di Dermatologia Oncologica del P.O. Mariano Santo di Cosenza… pertanto
in data 29.07.2021 con nota n.1148/2021 l’Ufficio proponente ha richiesto al
Commissario Straordinario l’autorizzazione ad affidare l’incarico in oggetto a
professionisti esperti nel settore che possano garantire la continuità del
servizio».
I motivi del continuo monitoraggio
Nel febbraio 2017, il senatore Nicola Morra, con un
esposto in Procura, denunciò la situazione di pericolo per l’incolumità
pubblica che si era determinata alle spalle delle nuove palazzine del presidio
ospedaliero, inaugurate il 28 ottobre 2016 con l’arrivo della Pet. Il muro di
contenimento a valle del nuovo reparto del Mariano Santo risultava a rischio crollo.
Il problema era emerso dal certificato di collaudo per le strutture del nuovo
padiglione del reparto di Dermatologia oncologica, in cui si evidenziavano
elementi preoccupanti per l’incolumità dei pazienti, del personale sanitario e
di tutti gli utenti della strada denominata via Corsonello, che collega Cosenza
con Mendicino. Dal documento si apprendeva, inoltre, che il progettista
architettonico, il progettista delle strutture e il direttore dei lavori era
Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, sostenitore dell’idea di un ospedale
integrato che dall’Annunziata arrivasse fino al Mariano Santo. Il collaudatore
escluse, secondo quanto affermava Morra, esplicitamente dall’atto di collaudo
parziale il muro di contenimento posto a valle del reparto, perché era stato
realizzato in maniera difforme rispetto alle prescrizioni contenute nella
relazione geologica e geotecnica a corredo del progetto, in cui si sottolineava
la necessità di dotare il muro, lungo 126 metri, di fondazioni profonde.
Protezione civile e comune di Cosenza non garantiranno più il
monitoraggio, il problema passa all’Azienda ospedaliera
Dal 2017, dunque, il muro è stato monitorato dal
Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria e dal Dipartimento
Tecnico settore 12 del Comune di Cosenza, che ora per mancanza di fondi non
possono più garantire la continuità del servizio. Il Commissario straordinario
dell’AO Isabella Mastrobuono ha così autorizzato l’avvio delle procedure di
affidamento «a professionisti esterni secondo la
normativa di riferimento e il professionista individuato negli elenchi
aziendali di fiducia per ricoprire il ruolo di cui all’oggetto è l’Ingegnere
Ambientale Luigi Russo professionista di comprovata capacità e specifica
esperienza… si è provveduto all’elaborazione dell’onorario (biennale)
determinato… pari ad €. 16.200.00 (escluso IVA ed oneri) … per affidare
l’incarico riportato in oggetto, si è predisposta Trattativa Diretta sul
Mercato Elettronico della P.A. con apposita Richiesta di Offerta a 1 operatore
economico, per svolgere le seguenti attività:
• Acquisizione della documentazione
pregressa
• Sopralluogo preliminare e analisi
tecnica del sito di monitoraggio
• Verifica e revisione della
strumentazione di acquisizione e trasmissione del sistema di monitoraggio
installato
• Eventuale definizione di un nuovo
progetto del sistema di monitoraggio Implementazione della nuova rete di
monitoraggio real-time
• Supporto operativo e assistenza
tecnica nelle fasi di verifica della strumentazione installata
e nelle fasi di installazione e
controllo di nuove attrezzature;
• Rapporto tecnico di monitoraggio
da inviare all’ente con cadenza trimestrale
• Definizione in accordo con la
committenza delle soglie di allarme
• Definizione in accordo con la
committenza delle fasi di allertamento».
Si
proseguirà, dunque, a spendere migliaia di euro a causa di errori altrui. Ci si
chiede, a questo punto, perché invece di
continuare a monitorare il muro non si procede a metterlo definitivamente in
sicurezza?
Cosenza, 18 ottobre 2021
© Francesca Canino