Da quando è entrato in funzione l’impianto
eolico “Aia dei Venti”, ricadente nei comuni di Mongrassano, Cervicati e San
Marco Argentano, gli abitanti del piccolo borgo mongrassanese hanno perso la
pace. Il movimento delle pale produce un rumore assordante anche durante la
notte, al punto che i residenti accusano disagi e problemi di salute derivanti
dal continuo frastuono e dal mancato riposo. Sulla vicenda è intervenuta anche
la senatrice Margherita Corrado (M5S), che nella scorsa primavera ha richiesto
all’Arpacal di disporre gli opportuni accertamenti dell’impatto sonoro e delle
distanze in ottica CEM e di mettere in atto tutte le misure utili a scongiurare
danni alla salute degli abitanti. Gli accertamenti sono stati eseguiti mesi
dopo a causa della pandemia, ma nessuno al momento è a conoscenza dei
risultati.
Il Comitato cittadino “Ambiente e
territorio” di Mongrassano ha inoltrato a ottobre scorso una formale richiesta
all’Arpacal per conoscere l’esito dei risultati ottenuti dai rilevamenti
eseguiti nel centro abitato, ma nessuna risposta è stata loro fornita. A
dicembre, però, Arpacal ha inviato una lettera al sindaco di Mongrassano per
chiedere se fosse «consentito il rilascio
delle informazioni richieste all'istante in questione, in riferimento alla
normativa vigente in materia (D. Lgs.n.195/2005 disciplina sull'accesso del
pubblico all'informazione ambientale, L. n.241/1990 diritto di accesso ai
documenti amministrativi, ecc.)». In altre parole, Arpacal ha chiesto il “permesso” al sindaco per sapere se può
rispondere alle istanze del Comitato, permesso, tuttavia, mai accordato.
Al momento, dunque, gli esiti dei rilevamenti eseguiti da Arpacal sono top secret sia per i cittadini, sia per la senatrice Corrado, nonostante i solleciti inviati agli enti interessati.
Intanto, mentre la montagna devastata dalla costruzione del parco eolico frana, il rumore eccessivo prodotto dal contatto dell’aria con le torri e le eliche delle turbine eoliche non dà tregua. Gli abitanti si dicono sfiniti dalle notti insonni e dall’inquinamento acustico e si chiedono perché Arpacal non risponde alle legittime richieste dei cittadini e della senatrice. I dubbi sono tanti e non si esclude che il silenzio sui dati occulti situazioni spiacevoli.
Cosenza,
13 febbraio 2021
©
Francesca Canino