Negli ultimi giorni, a seguito della morte della
bambina di Mesoraca, si è discusso su tanti media locali e nazionali della
mancanza di una Unità di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) in Calabria. Su
tutto il territorio regionale non esiste una TIP per come realmente intesa
dalla legislazione nazionale. Eppure, per ben due anni è stata operativa la TIP
regionale nell’ospedale di Cosenza, esattamente dal 2018 al 2020. L’ex
commissario ad Acta Massimo Scura inserì, infatti, una Unità Operativa di
Terapia Intensiva Pediatrica nel riordino della Rete Ospedaliera Calabrese (con
i DCA 64, 98 e 123 del 2016) e nell’autunno del 2018 l’Azienda Ospedaliera di
Cosenza poté disporre della TIP regionale composta da 2 posti letto per bambini
fino a 1 anno. Era stato anche predisposto un cronoprogramma, secondo il quale,
nell’arco di 3 anni, si sarebbero dovuti attivare altri 2 posti letto per
bambini fino a 10 anni.
Si spesero 250.000 euro in attrezzature e arredi per
avviare all’Annunziata la TIP, che, ricordiamo, è un reparto ospedaliero per
pazienti che hanno dai 31 giorni ai 17 anni di vita, bisognosi di alta
intensità di cura. La normativa in vigore prevede che la TIP debba avere
locali, attrezzature e personale dedicato, formato e con esperienza su pazienti
pediatrici.
In breve, la struttura dell’Annunziata è stata
abbandonata e nell’ottobre 2020 chiusa su richiesta del direttore del
Dipartimento Materno Infantile. Ci si chiede, a questo punto, il perché della
decisione che ha privato i piccoli pazienti della regione di un servizio in
alcuni casi vitale. Ma ci si chiede anche che
fine abbiano fatti i 2 posti che sono stati operativi per ben due anni e che
sono costati migliaia di euro.
Il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha
espresso ultimamente la volontà di istituire una TIP a Catanzaro. Conoscendo i
tempi tecnici e “politici”, nulla lascia sperare che l’idea di Occhiuto decolli
al più presto. Nelle more, si potrebbe riaprire la TIP dell’Annunziata, che ha
funzionato per due anni prima di essere chiusa senza motivo. Attrezzature e
personale dedicato c’erano, si potrebbe recuperarli per salvare piccole vite.
Cosenza, 16 febbraio
2022
©
Francesca Canino
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