Vorrei raccontavi cosa è accaduto nella scorsa
settimana, esattamente martedì 27 aprile, a tutti quelli che come si erano
recati a via delle Medaglie D’Oro per rinnovare l’esenzione ticket. In premessa
ho l’obbligo di dire che a causa del Covid le varie esenzioni per chi ne ha
diritto sono state prorogate fino al 31 ottobre 2021, quindi in teoria nessuno
dovrebbe recarsi negli uffici a rinnovarla. Invece succede che il medico di
famiglia non sempre riceve la comunicazione da parte degli uffici e molti di
noi devono andare di persona a rinnovare l’esenzione. A che serve dunque la
proroga? Non lo sappiamo, comunque, nel pomeriggio del 27 sono andato in via
Medaglie D’Oro per fare l’esenzione. Gli uffici sono aperti dalle 16 alle 17 ed
io sono andato molto prima, c’era già gente che aspettava, tra cui persone che
erano andate nella mattinata e che, visto che i numeri erano finiti, sono state
invitate a tornare nel pomeriggio. Una di queste raccontava che intorno alle 11
non c’era più nessuno ad attendere il proprio turno e aveva chiesto alla
guardia giurata di poter entrare, ma questi le aveva risposto che non poteva
perché i numeri a disposizione erano 50 ed erano stati tutti distribuiti, per
cui doveva tornare nel pomeriggio. Se ne deduce che gli uffici non ricevono
oltre 50 utenti al mattino, a prescindere se rimane tempo a disposizione fino
alla chiusura. Si batte la fiacca in poche parole, con la scusa del Covid.
Tornando a martedì pomeriggio, ci accorgiamo che sul portone erano apparsi degli avvisi che informavano che “a causa di mancanza di personale martedì 27 e giovedì 29 aprile l’ufficio di base rimarrà chiuso nelle ore pomeridiane”. Non volevamo crederci perché alcuni di quelli in fila erano stati invitati poche ore prima a tornare nel pomeriggio. Abbiamo aspettato fino alle 16, finché è uscita una persona ad avvisarci a voce che il cartello era veritiero e di andare via.
Dopo un’ora e mezza di coda, tra i disagi dovuti al traffico nella via e all’assembramento che si era creato (la proroga serviva proprio a evitare assembramenti) ce ne siamo andati, stanchi e adirati per il fatto che non si può interrompere un pubblico servizio, non si può giustificare l’interruzione con la mancanza di personale mentre c’è gente a spasso, non possiamo piangere la disorganizzazione e il menefreghismo del responsabile degli uffici di via Medaglie d’Oro che avrebbe dovuto pensare a come fare per far continuare il servizio. Definire il tutto una situazione kafkiana non rende l’idea, siamo ormai a un punto di non ritorno, è necessario per questo denunciare tutto quanto accade intorno a noi. Grazie
Lettera
firmata
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