Gentile giornalista,
vorrei portare all’attenzione di tutta la città l’ennesima
beffa che l’amministrazione comunale di Cosenza ha inteso fare ai residenti del
quartiere di Santa Teresa. Molti mesi fa, le eccelse menti che governano la nostra
ormai distrutta città hanno ben pensato di istituire su una delle vie che
sboccano su piazza Santa Teresa, via Parisio esattamente, una ZTL. L’idea, poi
diventata realtà, ha esasperato i residenti, già vessati dai disagi provocati
dalla movida, dai parcheggi eliminati a favore delle pedane (realizzate con i
soldi pubblici e ad uso dei locali della movida). A tutto ciò, si aggiungeva
anche una inopportuna ZTL. Abbiamo sopportato anche questo sopruso e molti
residenti hanno dovuto anche pagare le multe quando, spesso per bisogno e
disperazione, percorrevano la via o sostavano dinanzi alle pedane.
Un trattamento diverso è stato riservato ai
frequentatori dei locali, notturni e diurni, ai soliti noti, cioè personaggi
della bella società cosentina che gravitano nella zona o perché residenti o
perché qui svolgono le loro attività.
Dopo valanghe di multe giunte ai residenti e ai
malcapitati che parcheggiavano a fianco alle pedane di via Parisio, strada
assurta agli onori di ZTL nonostante le proteste di quanti vi abitano, abbiamo
saputo che di ZTL esiste solo il nome. Infatti, essa pare che non sia mai stata
attivata. Allora perché in tanti sono stati multati?
Ci spieghiamo così il fatto che i vigili non sono
più presenti davanti alla ZTL da tantissimo tempo, in effetti la via è a tutti
gli effetti una strada a transito normale, se non fosse per i cartelli stradali
che dicono il contrario. Tra l’altro, vigili da queste parti chiassose e lasciate
alla mercé di gente che beve a dismisura non se ne vedono, così come sono
assenti dal resto della città. In tanti ci chiediamo se Cosenza dispone ancora
di un corpo di polizia municipale, se sì, come mai sono scomparsi dalle strade
della città? Perché i cittadini devono pagare persone che non svolgono il loro
compito? E in ultimo, ma in che razza di città viviamo?
Roberto G.
Cosenza, 18 gennaio 2020
Cosenza, 18 gennaio 2020
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