Nel mese della lotta contro la violenza sulle
donne la mostra nazionale sul femminicidio
e la violenza di genere fa tappa all’Archivio di Stato di Cosenza.
e la violenza di genere fa tappa all’Archivio di Stato di Cosenza.
Inaugurazione e convegno sabato 15 novembre, alle ore 16.30
Un convegno con la partecipazione dei
familiari di alcune donne calabresi vittime di femminicidio e di esperti del
settore, una mostra di documenti antichi e nuove opere con la partecipazione di
artisti di calibro internazionale. Nel mese contro la violenza sulle donne, PRIVATA, il
progetto nazionale sul femminicidio e la violenza di genere, approda in
Calabria, a Cosenza, arricchendosi di nuovi elementi e spunti di riflessione. È
dall'8 marzo scorso che PRIVATA gira
l'Italia, puntando il dito contro questo grave problema mediante il linguaggio
dell’arte contemporanea e dei laboratori didattici nelle scuole.
Sette gli artisti coinvolti
nel progetto: Federica Amichetti, Alessandra Baldoni, Mirko Canesi, Mandra
Cerrone, Giovanni Gaggia, Francesca Romana Pinzari, Rita Soccio, con la
partecipazione delle giornaliste Nikla Cingolani e Tamara Ferrari. Le
loro opere dal forte impatto emotivo, ma che hanno stupito il pubblico italiano
per la capacità di denunciare il fenomeno con delicatezza, saranno esposte
presso l’Archivio di Stato di Cosenza che ha sede nell'antico e suggestivo convento dei Minimi
di San Francesco di Paola. Alla mostra d’arte contemporanea, curata da Federica Mariani, sarà collegata per
l’occasione un’altra esposizione «Storie di
donne e di violenza nei secoli passati», a cura
dell’Archivio di Stato con documenti sul
femminicidio in Calabria.
Ma la tappa calabrese di PRIVATA presenterà anche un'altra novità:
oltre alle opere esposte nelle varie tappe italiane (alcune delle quali hanno
anche ottenuto riconoscimenti internazionali) sarà presentata per la prima
volta al pubblico l’opera “Stigmata” di Attinia, artista che lavora con diversi mezzi espressivi e che per
questa occasione presenta un video provocatorio e tagliente che non lascerà
indifferenti.
Il progetto PRIVATA, che utilizza diversi linguaggi e
soprattutto quello visivo per scuotere le coscienze, ha iniziato la sua corsa
l’8 marzo alla Mole Vanvitelliana di Ancona, proseguendo poi all’Art Hotel Gran
Paradiso di Sorrento e nella Chiesa Di San Giovanni Evangelista di Penne
(Pescara). Dopo Cosenza, la mostra proseguirà il suo tour con appuntamenti in
altre città e laboratori didattici nelle scuole.
L'inaugurazione presso l’Archivio di Stato di Cosenza, in via Gian Vincenzo Gravina, nel
centro storico cittadino, è
prevista per sabato 15 novembre alle ore
16.30, con un convegno dal titolo «Stop al Femminicidio: d'arte e d'amore mai più Privata!».
Il convegno sarà introdotto
dalla direttrice dell'Archivio di Stato, Pasqualina Maria Trotta,
e moderato dalle giornaliste Rosalba Baldino e Tamara Ferrari.
Diversi gli esperti che interverranno: il giornalista della Gazzetta del Sud,
Arcangelo Badolati; il criminologo Paolo De Pasquali;
la consigliera di Parità della Provincia di Ancona, Pina Ferraro
Fazio; Francesca Spadafora,
psicologa e membro dell’associazione Attivamente Coinvolte Onlus, e nipote di Anna Morrone, uccisa a Cosenza il 2
luglio 1999; la giornalista Francesca Canino, che per l’occasione ha
chiesto di riproporre la mostra sui documenti antichi che attestano l’uccisione
di donne in questa regione. Ma soprattutto saranno presenti le famiglie di
alcune vittime del femminicidio in Calabria: Mario e Rosa Luzzi, genitori di Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa e bruciata dal fidanzatino a
Corigliano Calabro il 24 maggio 2013; Marisa
Garofalo, sorella di Lea Garofalo,
la testimone di giustizia uccisa e fatta sparire a Milano il 24 novembre 2009;
Angela, Giovanna e Antonella Scorzo, sorelle di Vincenzina Fernanda Scorzo, uccisa a Collegno (Torino) l’11 ottobre
2012; Franco e Matilde Lanzino, genitori di Roberta Lanzino, la studentessa violentata e uccisa il 26 luglio
1988 mentre in motorino si recava nella casa al mare, che da 26 anni con la
Fondazione Roberta Lanzino sensibilizzano e aiutano le donne e i bambini
vittime della violenza. Durante il convegno verrà loro consegnato un
riconoscimento.
Affrontare l’argomento con
diverse prospettive ribaltandone l’approccio originario è il senso del progetto
PRIVATA
che, interrogandosi sulla violenza di genere e il femminicidio, pone il
pubblico di fronte ad installazioni, video e fotografie create espressamente
per questa mostra.
Al convegno interverranno con
un focus specifico sulla mostra la curatrice Federica Mariani,
l’ideatrice del progetto Federica Amichetti e l’artista Attinia.
La
mostra sarà visitabile dal 15 novembre al 7 dicembre, con i seguenti
orari: da lunedì a
giovedì 9.00-17.00, ven. e sab. 9.00-13.00.
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