Riceviamo e pubblichiamo
Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il nuovo
sindaco di Cosenza, Franz Caruso, dai primi giorni del suo insediamento si è
soffermato sul disastro finanziario in cui versa Palazzo dei Bruzi. Non poteva
essere diversamente, vista la mole debitoria ereditata dal suo predecessore.
Che si tratti di 300 milioni o 400, come ultimamente comunicato, non
cambierebbe di molto la situazione, alla luce di alcune esternazioni del neo
sindaco riportate dai giornali. Caruso ha detto: " C'è del marcio a Palazzo
dei Bruzi" e ha fatto sapere di essere pronto a recarsi in Procura.
Affermazioni apparse nei titoli di alcuni quotidiani calabresi, che gli hanno
fatto guadagnare la fiducia di tanti cittadini. Il neo sindaco ha aggiunto
anche di aver trovato non solo un disastro finanziario, quanto un disastro
morale, umano e amministrativo che avrebbe reso noto alla cittadinanza non
appena sarebbe entrato in possesso di tutta la documentazione utile. Giorni
dopo, però, un'altra testata calabrese ha riportato la notizia che, secondo Caruso,
il disastro c'è, ma non al punto da recarsi in Procura e consegnare le carte ai
magistrati. Quindi ha esplicitamente detto che non lo farà.
Ora ci chiediamo: quali sono stati i motivi di
questo repentino cambio di passo, considerato che il disastro finanziario, e
non solo, è innegabile? Cosa avrà fatto cambiare idea al sindaco, se è vera la
notizia del suo ripensamento? È mai possibile che del dissesto non si debba
parlare?
Noi, come tutti i cittadini, pretendiamo che il
sindaco ci dica perché non si recherà più in Procura, come aveva preannunciato
qualche giorno prima. Abbiamo il diritto di sapere cosa si cela negli uffici
comunali e una mancata risposta sull'argomento da parte del sindaco pregiudicherebbe
il suo operato futuro, dimostrando alla cittadinanza di essere caduti dalla
padella nella brace. Attendiamo fiduciosi.
Movimento
civico “Nuovi Orizzonti Cosenza”
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