‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

29 settembre 2021

Piazza Fera: collaudi farlocchi, carte mancanti e il concerto di Capodanno spostato in extremis


24 Aprile 2020

Mancano i collaudi. L’ho scritto tante volte dal 2016, nessuno, però, ha mai minimamente manifestato l’intenzione di saperne di più su piazza Fera. Da quando è stata inaugurata, ovvero il 16 dicembre 2016, dubbi e domande si sono sprecati.

Il 31 dicembre del 2016, la piazza avrebbe ospitato il primo concertone, ma non era stata ancora collaudata. Queste le notizie che da Palazzo degli Uffici sono state date ad alcuni cittadini preoccupati un paio di giorni prima dell’evento. La certificazione di un collaudo farlocco è circolato nelle ore seguenti, ma i bene informati hanno sempre nutrito dubbi sulla sua veridicità. Chi è del mestiere asserisce che il collaudo è spesso un atto formale, ma se è previsto, perché non effettuarlo?

Intanto, la piazza ha ospitato, dal 2016 a oggi, diversi concerti, bancarelle, suppellettili vari e gente di tutte le età che vi passeggia. Ma c’è di più. 

Il 26 marzo 2014, la Soprintendenza di piazza Valdesi ha inviato al comune di Cosenza una comunicazione. Si legge nell’oggetto: “Progetto per la riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo – culturale di piazza Bilotti e realizzazione di un parcheggio interrato…” e nel corpo della lettera: “Si coglie, ad ogni buon fine, l’occasione per far presente che i lavori riguardanti piazza Bilotti non sono rappresentati nella documentazione pervenuta. Si resta in attesa di quanto richiesto e disponibili ad assicurare la massima collaborazione e/o assistenza tecnico-scientifica”.



La Soprintendenza non ha mai ricevuto quanto richiesto, perché? E perché non ha insistito?

I lavori sono andati avanti e nel 2016, a cantiere smantellato, si è assistito all’inaugurazione e ai vari concerti senza collaudo, tra i quali certamente uno estivo di Francesco Gabbani ma anche altri concerti di Capodanno, tra i quali quelli di Alvaro Soler e di Skin. A distanza di tre anni, il 29 dicembre del 2019, qualche “uccellino” deve aver avvertito Occhiuto, che allora si era improvvisamente ricordato di queste irregolarità e aveva ordinato di smantellare il palco per il concerto di Capodanno. Come mai solo in quel momento? Perché a nessuno era mai interessata fino a quel momento l’incolumità di migliaia di persone?

24 Aprile 2020


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