‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

02 marzo 2017

La città illuminata: tanti soldi e ribassi inimmaginabili

CENTINAIA di migliaia di euro per illuminare la città e gare dagli strabilianti ribassi. Accade a Cosenza, dove in alcuni periodi dell’anno non si bada a spese per dotare di lucine le piazze e le vie più importanti. Ma quanto si spende realmente e come ci si aggiudica la gara?
C’è una pagina sul Portale trasparenza del sito comunale bruzio, nella sezione “Avvisi di aggiudicazione, esiti e affidamenti”, il cui contenuto è stato aggiornato il 13 febbraio scorso, sebbene l’argomento sia riferibile al mese di novembre del 2016. Si tratta dell’affidamento del “Servizio di fornitura e installazione luminarie cittadine”, datato 24/11/2016, giorno che segna l’inizio dei “lavori o forniture”.
Il comune di Cosenza, quale amministrazione aggiudicatrice, indice una gara per l’affidamento del servizio ‘luminarie’, alla quale – da quel che si apprende dalla pagina del Portale – partecipano tredici ditte (Med Labor, cooperativa sociale, Le Pera Stefano Srl di Acri Melania & C; Leone Luminarie Srls; Mariano Lighit Srl; Lady Luce; Sansalone Santo; Lucifesta Srl; Art Lux; Decolait Srl; Elettromusic di Fernando Fazio; Stardeco AR Luminarie Srl; F.lli Carlone Soc. Coop.; Premiata ditta Antonio Santoro Srl). La procedura di scelta del contraente è quella “negoziata senza previa pubblicazione del bando”. Ad aggiudicarsi il servizio è la Med Labor, con un ribasso minimo, quasi formale. Infatti, l’importo a base d’asta corrisponde a € 182.207, mentre l’importo di aggiudicazione a € 181.322,50, ciò significa che l’aggiudicatario ha proposto un ribasso pari allo 0,485%, inferiore, dunque, all’1%.
Appare sconcertante il fatto che con una base d'asta di € 182.207 nessuna tra le altre dodici ditte abbia detto che era in grado di fare i lavori per mille euro in meno.
Sorprende, poi, notare che la pagina del Portale sia stata aggiornata più volte: l’ultima revisione risalente al 13 febbraio è stata preceduta da un aggiornamento datato 9 febbraio, in cui, come si può vedere dallo screen-shot, l’affidamento del servizio di fornitura per le luminarie cittadine viene affidato alla Med Labor, che risulta unica partecipante alla gara. Non compaiono le altre dodici ditte presenti nella pagina del 13 febbraio.
La Med Labor, inoltre, una decina di giorni prima, si era aggiudicato il “Servizio di fornitura e installazione luminarie” nella ex piazza Fera con un ribasso di quasi il 50%, dato sbandierato nel mese di dicembre come se fosse stato un grande vanto, mentre, invece, si è taciuto sul ribasso proposto dalla stessa Med Labor - equivalente allo 0,485% - per le luminarie nel resto della città, ad esclusione dei mercatini natalizi situati nella villa Nuova.

Questi ultimi sono stati affidati alla ditta Le Pera, risparmiando solo 5000 euro sulla base d’asta.
A conti fatti, come si desume dal Portale trasparenza del comune di Cosenza, le luci natalizie nella città dei Bruzi, visti anche gli insoliti ribassi proposti dalle ditte aggiudicatarie dei servizi, sono costate oltre 268.000 euro.

2-3-2017

© FRANCESCA CANINO
  

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