‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

07 marzo 2017

Assicurazioni al comune di Cosenza e candidati

Sono state senza assicurazione per anni – e hanno subito anche un paio di danneggiamenti – finché, circa un anno fa, si è proceduto ad assicurare le statue del Mab con una compagnia assicurativa - Groupama di Elisa Vommaro – a cui erano state affidate anche le assicurazioni di mostre e dei Bocs art. Accadeva l’aprile scorso, mentre ci si preparava alle elezioni amministrative ed Elisa Vommaro proponeva la sua candidatura nelle liste di Occhiuto.
A distanza di un anno, si ripresenta la necessità di rinnovare la polizza assicurativa per il Mab e giorno 2 marzo è stata pubblicata una determina in cui si legge: ‹‹negli atti di donazione modale che la famiglia Bilotti ha sottoscritto con il Comune di Cosenza per il potenziamento delle statue del Museo è espressamente previsto che il Comune provveda alla sicurezza delle opere "attraverso la stipula di una polizza assicurativa con Compagnia di suo gradimento ma comunque di primaria importanza e per un adeguato importo contro i rischi di danneggiamento, di atti di vandalismo e comunque di ogni e qualsiasi atto che pregiudichi la manutenzione, la conservazione, la sicurezza e l'integrità delle sculture", pena la risoluzione della donazione stessa da parte della famiglia Bilotti››.
Ci si chiede, però, come mai non vi sia stata la risoluzione della donazione, considerato che le statue del Mab non sono state coperte da alcuna assicurazione per molto tempo.
La determina in questione affida alla Groupama di Vommaro Elisa la polizza incendio con una spesa annuale pari a € 12.816 e la polizza furto, danni e atti vandalici alla Compagnia MunichRE, per il tramite della SYNKRONOS ITALIA SRL, che comporta una spesa annuale di € 19.496, per un totale di € 32.312.
Sempre il 2 marzo, un’altra determina viene pubblicata sull’Albo pretorio del Comune di Cosenza, avente ad oggetto: “Rinnovo anno 2017, polizza assicurativa opere d'arte concesse in comodato d'uso”.
Si tratta della stipula di una polizza assicurativa, il cui premio è pari a € 6444, ‹‹a salvaguardia di eventuali rischi dovuti a danneggiamento, furto, incendio, con l’Agenzia Groupama›› per le seguenti opere ricevute dal comune in comodato d’uso:
· Opera d’arte olio su tela, del maestro Mario Schifano, dal titolo “Gigli d’Acqua”, (cm100x100), del valore di € 40.000,00 (Quarantamila);
· Opera d’arte olio su tela, del Maestro Antonio Sciacca, dal titolo “Confluenza del Crati e del
Busento” (cm100x150) del valore di € 20.000,00 ;
· Opera d’arte olio su tela, del Maestro Antonio Sciacca, dal titolo “La Cattedrale” (cm100x150) del valore di € 20.000,00.
Nel 2016, le suddette opere erano state assicurate dalla stessa agenzia (Groupama). Nulla di strano in tutto ciò che abbiamo scritto finora, il Mab è una realtà e deve essere assicurato. Sulle altre tre opere di Schifano e Sciacca, concesse in comodato d’uso al comune, aleggiano, tuttavia, alcuni misteri: nessuno sa quale sia la struttura museale o similare che le ospita e se, dunque, sono fruibili dai cittadini. Insomma, dove si trovano questi dipinti? Potrebbero essere queste le opere date in comodato a palazzo dei Bruzi da una gallerista che risulta imparentata con l'assicuratrice Vommaro, di cui scrivevamo lo scorso anno? Lo pubblichiamo di seguito.



dal Quotidiano del Sud, aprile 2016
SENZA copertura assicurativa ed esposte a intemperie e ad eventuali atti vandalici. Così è stato per le statue del Mab, in particolare per una di esse che, circa due mesi fa, è andata in frantumi per la seconda volta.
Il 28 febbraio scorso, la città è stata colpita da un evento atmosferico eccezionale, un ciclone a cui i meteorologi hanno dato il nome di Zissy. Nel giro di poche ore sono stati numerosi e gravi i danni provocati in città e in tutta la regione. Cosenza ha perso buona parte del suo patrimonio arboreo e ha visto di nuovo finire a terra una delle tre colonne di Sosno, inserita nel percorso urbano del Mab.
Un paio d’anni fa, la stessa opera fu danneggiata da un camion di Ecologia oggi e poi restaurata e risistemata al suo posto, ma le potenti raffiche dell’ultima domenica di febbraio l’hanno ridotta di nuovo in tanti pezzi sparsi sul principale corso cittadino. Immediati gli interventi dei responsabili comunali al Mab e della Soprintendenza, che hanno provveduto a raccogliere i resti e a proteggere la base, per poi dare avvio, nei giorni seguenti, alle pratiche per il restauro della statua. La sorpresa è stata grande quando ci si è accorti che le statue del Mab risultavano prive di copertura assicurativa, nonostante ciò fosse una condizione prevista dal contratto di donazione. Successivamente al danno, sull'albo pretorio del comune compare una determinazione per l'assicurazione del Mab che, però, essendo successiva all'evento non copre il danno.
Non è usuale che opere d’arte di un certo valore collocate all’aperto non siano assicurate e la sfortuna ha voluto che un vento fortissimo frantumasse una colonna di marmo da poco restaurata. Nei giorni successivi all’accaduto si è appreso che le statue non erano nemmeno assicurate. La colonna di Sosno, se sarà restaurata viste le pessime condizioni, peserà, dunque, sulle casse comunali e si spera che non si faccia ricorso al solito affidamento diretto. Ma nelle ultimissime settimane, il comune di Cosenza sta assicurando tutto e per giunta con la stessa agenzia assicurativa – la Groupama di Elisa Vommaro - a cui ha affidato l'assicurazione delle mostre al castello e a palazzo Arnone, dei Bocs art e di recente dei teatri. Inoltre, pare che la stessa compagnia abbia assicurato le opere date in comodato a palazzo dei Bruzi da una gallerista che risulta imparentata con l'assicuratore in questione. Insomma, una sorta di monopolio delle assicurazioni detenuto al comune da un solo soggetto, Elisa Vommaro, oggi finanche candidato in una delle liste dell'ex sindaco Occhiuto.

7-3-2017

© Francesca Canino

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