‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

23 settembre 2020

Cosenza, Mariano Santo: riprendono alcuni servizi, ma rimane chiusa la struttura centrale

 


Un comunicato stampa diramato oggi dall’Azienda ospedaliera di Cosenza annuncia che sarà ripresa al Mariano Santo la Terapia Medico-Nucleare. «Unica in tutta la Calabria – riporta il comunicato - è utilizzata nel trattamento dei pazienti affetti da tumori differenziati della tiroide e da ipertiroidismo. Ed a brevissimo sarà anche disponibile, per la cura dei tumori neuroendocrini (GEP-NET), un farmaco di ultima generazione, il lutezio 177 (177Lu-DOTA), utilizzato in Italia solo in pochi centri… Aumentano anche i posti letto della degenza, da 3 a 5, destinati ad accogliere i pazienti provenienti da tutta la Regione. La Medicina Nucleare del Mariano Santo trattava mediamente 120 pazienti all’anno.  E i numeri, in considerazione dell’aumentata disponibilità di posti letti e del prossimo ampliamento dei servizi sanitari erogati, sono destinati inevitabilmente ad aumentare. In lista d’attesa già venti pazienti che saranno trattati in breve tempo… Nel nuovo reparto, dotato di condizionamento e sensori di rilevazione incendi, è stato installato un sistema di monitoraggio “real time” per il rilevamento e la misurazione delle radiazioni ambientali sia nelle stanze di degenza che negli spazi comuni».

Buona notizia, ma la domanda che ci si pone è: “Quando riaprirà invece il corpo centrale del complesso chiuso da anni per ristrutturazioni e abbandonato a se stesso?”. Da cinque anni ormai, l’ex sanatorio realizzato negli anni ’30, è chiuso e senza speranze. Non interessa a nessuno che ritorni ad essere operativo, nonostante le somme spese finora per la sua ristrutturazione – mai avvenuta completamente – e nonostante rappresenti un presidio utile per la provincia. 

La chiusura del Mariano Santo non ha mai convinto chi ne ha seguito le fasi fin dal febbraio 2015. Molte sono state le proteste dei cittadini e dei sanitari contro la chiusura dell’ex sanatorio, si chiedevano tempi rapidi per la riapertura e soprattutto si chiedeva il perché di quei lavori e dello spreco di denaro che ne sarebbe conseguito (http://francescacanino.blogspot.com/2020/07/mariano-santo-uno-scandalo-della-sanita.html).

Ancora oggi, mentre si potenziano i nuovi plessi che sorgono nell’area del Mariano Santo, nessun intervento sulla vecchia struttura viene intrapreso. È chiaro che non riaprirà più, ci piacerebbe sapere perché.

Cosenza, 23 settembre 2020

© Francesca Canino

 

 

 

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