‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

23 settembre 2020

La pianista cosentina Giusy Caruso, "un'eccellenza dell'avanguardia musicale internazionale"


 

Giusy Caruso è una pianista cosentina che da anni vive in Belgio, come ogni profeta che si rispetti. Affermata anche in patria e nella sua città, dove in molti ricordano le sue esibizioni al teatro Morelli, al Rendano, al Museo Civico, l’artista sviluppa nuove performance musicali che proiettano gli ascoltatori in una dimensione futuristica. Applausi scroscianti e pubblico numeroso hanno sempre accompagnato i suoi concerti, momenti di rara astrazione dalla realtà. Il più grande pregio di Giusy è proprio questo, saper trasportare gli ascoltatori in un mondo etereo e trattenerli per un tempo lunghissimo in ogni sua nota.

 


Ricercatrice e musicologa, esploratrice di innovative formule che connettono la musica alla danza e al teatro, non disdegna le nuove tecnologie per la realizzazione di spettacoli multimediali. Lodevole è stata la sua iniziativa di concedere il suo tocco raffinato durante il periodo del confinamento, quando ha inteso deliziare gli amanti della musica con i suoi concerti da ascoltare su #MusicAntiVirus. In particolare, la sua interpretazione di ‘Clair de Lune’ di Claude Debussy, è stata l’occasione per raccogliere fondi a favore dei medici dell'ospedale di Cosenza e fornirli dei dispositivi di protezione individuale.

 


Generosità e maestria si fondono nell’artista cosentina, ma anche passione e preparazione: Giusy si è laureata con lode in pianoforte e Filosofia, ha iniziato da giovane la sua avventura musicale coniugando molteplici interessi: la ricerca musicologica, la filosofia, il teatro, la danza, l’improvvisazione, lo yoga e le culture orientali.

 


Predilige repertori «che spaziano – si legge sulla sua pagina facebook - dalla musica classica allo stile contemporaneo, creando singolari spettacoli ed eventi artistici tematici non convenzionali, in grado di catturare e accrescere l'interesse di un pubblico eterogeneo. Dottore di ricerca nelle arti (prassi esecutiva pianistica del repertorio contemporaneo), titolo conseguito presso il Conservatorio Reale e l’Università di Ghent, Belgio (School of Arts of Ghent), ha eseguito molte anteprime mondiali e pubblicato CD per le etichette discografiche Tactus, Centaur Records e Da Vinci Classics, che hanno ricevuto consensi di critica in tutto il mondo, come la sua interpretazione dei 72 Etudes Karnatiques del compositore francese Jacques Charpentier».

 


La critica musicale europea le ha riconosciuto “raffinata musicalità e forte presenza scenica, contrassegnata da un temperamento carismatico intellettualmente sorretto da una tecnica pianistica brillante”. La rivista MuMag del mese di agosto le ha dedicato una bellissima intervista, in cui viene definita ‘un'eccellenza dell'avanguardia musicale internazionale'.

 


Di alta preparazione tecnica, ottimo suono e grande musicalità, l’artista interpreta con passione e vis musicale i suoi concerti, riuscendo ad interpretare il corpo avvincente della scrittura musicale. Con grande capacità, riesce a far emergere la semplicità e gli intrecci musicali più profondi dei brani eseguiti, ponendo gli ascoltatori dinanzi ad una lettura piacevole, in cui i silenzi, le pause, l'attesa delle note creano un clima di intensa tensione emotiva. La maestria della pianista cosentina riesce a plasmare le emozioni degli ascoltatori e a proiettarli con il suo tocco adamantino in una dimensione eterea. E l’animo si predispone all'intima meditazione.


In attesa di poter assistere a un suo concerto a Cosenza, l’artista ci regala un suo immenso lavoro su:
https://www.facebook.com/istitutoitalianodiculturadibruxelles/videos/276717993676713/.

(Foto concesse dall'artista)

Cosenza, 24 settembre 2020

© Francesca Canino

 

 

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