‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

19 luglio 2018

Questione stadio Ezio Scida di Crotone. La senatrice Margherita Corrado spiega nuovamente i termini della vicenda: l’errore risale al 2016.

La questione è chiarissima: nel 2016 la giunta, sostenuta dal consiglio comunale al completo, ha chiesto piagnucolando al Ministero una eccezione al Codice dei beni culturali, cioè di fatto una deroga alla legge che vale per tutti in Italia, e inopinatamente l'ha ottenuta. L'ha ottenuta per due anni, scadenza 18.7.2018, data entro la quale hanno giurato di smontare le tribune, del resto montate perché rimovibili e prese in affitto. Nei due anni trascorsi non solo non è stato costruito il nuovo stadio ma neppure deciso dove farlo, e le tribune intanto sono state COMPRATE. Non c'era alcuna volontà di mantenere i patti e il Ministero lo ha capito. Davanti alla seconda richiesta di violare la legge, ha detto no. L'amministrazione Pugliese ha gestito tutto e malamente. Io non me ne occupo più da gennaio, quando per l'ultima volta chiesi al Ministero notizie proprio perché si avvicinava la scadenza, e come avevo fatto spesso perché con l'associazione culturale di cui faccio parte monitoro tutto ciò che riguarda i beni culturali crotonesi. In campagna elettorale dissi espressamente che per me il Ministero poteva dare proroga di 1 o 1000 anni, fa lo stesso, perché l'errore era del 2016. Io non me ne sarei occupata, non avendo condiviso la scelta (di Comune e Ministero) fin da allora. Questo è quanto. Fa comodo a Pugliese e ai suoi, poiché da sempre cercano di zittirmi su antica Kroton, far passare me per responsabile di un pasticcio che hanno creato, coltivato e concluso loro, affossando con sé stessi la città. Tenterò di mediare con il Ministero ma la situazione è molto compromessa.

Margherita Corrado (M5S Senato)