‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

23 marzo 2020

icittadinisegnalano: Calabria, ospedali chiusi: inutile riaprirli nell’emergenza


Emergenza Covid-19, qualcuno la definisce come una guerra. Come tutte le guerre che si rispettano hanno il loro adeguato accompagnamento di squali e sciacalli. Uso questi termini chiedendo scusa a squali e sciacalli. Magari gli squallidi esseri cui mi riferisco fossero come loro, il cui comportamento è dettato solo dall’istinto di sopravvivenza. Quello dei putridi soggetti che intendo io, è dettato solo dall’insaziabile appetito di potere senza scrupoli nel sopraffare i propri simili.

In questi giorni di grande apprensione ed ansia per tutte le persone normali, c’è la truppa dei soliti noti. Quei parassiti della società che non perdono occasione per darsi qualche attimo di visibilità da monetizzare alla prossima occasione. E quale argomento migliore se non la sanità, soprattutto oggi. Ecco che tutti i tromboni e trombati tirano fuori i loro argomenti cavallo di battaglia. Primo fra tutti la riapertura degli ospedali chiusi. Il solito mantra urlato e gridato da arruffapopoli che alle spalle hanno il nulla.


Riaprire ospedali tout court, pensando che possono essere utili nell’emergenza, è una favoletta per la prima infanzia. Per gestire bene la sanità, soprattutto in situazioni d’emergenza, ci vuole competenza e progettualità, cose assolutamente sconosciute ai nostri pseudopolitici ed a tutta la pletora di incompetenti che hanno posizionato ai vertici della nostra sanità. Un ospedale vuol dire reparti di medicina, chirurgia, ostetricia, pediatria, pronto soccorso ecc. A questi vanno aggiunti un minimo di servizi: radiologia, laboratorio, farmacia, direzione sanitaria. Bello, ma come farli e, soprattutto, a cosa servirebbero in un’emergenza come questa nostra? A nulla. E’ il classico caso in cui l’ospedale sotto casa serve ancor meno del solito.

Quello per cui potrebbero essere utili sarebbe il loro utilizzo come posti letto di quarantena o per osservazione delle persone con sintomatologia media. In caso di aggravamento, li si sposta nel centro con una terapia intensiva, in caso contrario vanno a casa. In questo modo, potrebbero essere utilmente impiegati i giovani medici e infermieri appena laureati o specializzandi che, affiancati da pochi colleghi esperti, potrebbero svolgere utilmente il loro compito. Invece, quotidianamente assistiamo a passerelle inutili quanto dannose. Tipo un’intervista del Governatore che, con malcelata soddisfazione condita da un sorrisetto beffardo, sdogana come normale il fatto che, avendo un calabrese come commissario straordinario all’emergenza, sia riuscita ad ottenere dei benefici. Ci spettano o no queste provvidenze? E’ giusto che le otteniamo perché spettano ad un popolo a cui servono o il tutto è detto per consacrare la solita mentalità de “ciò l’amico” a prassi necessaria e normale.

Non parliamo delle interviste di certo Direttore di Terapia Intensiva. Millanta piena operatività e capacità ad affrontare l’emergenza e manda i suoi colleghi a combattere a mani nude senza protezioni. Il tutto guardandosi bene dallo sporcarsi lui le mani. Inutile poi parlare di comunicati dove ci si riempie la bocca di grande sinergia tra reparti che non hanno nulla da spartire, neanche il paziente di cui parlano a sproposito, se non i beceri e meschini traffici dei loro Direttori.
Tutto questo mentre la gente ha paura e cerca di aggrapparsi a qualsiasi cosa per sentirsi un po’ più tranquilla. Queste sì che sono fake news e delle più pericolose perché provengono da fonti che dovrebbero essere serie, ma non lo sono affatto.


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