‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

06 febbraio 2022

LETTERE: Una testimonianza sugli effetti del long Covid

 


Riceviamo e pubblichiamo

Gentile giornalista,

Sono un medico di Teheran e vorrei divulgare la mia esperienza per dare coraggio a chi come me è stato colpito dagli effetti del long Covid. Ho avuto il Covid a settembre dell'anno scorso. Apparentemente era una malattia lieve e veniva controllata con una serie di farmaci molto comuni. Anche il coinvolgimento polmonare è stato molto lieve e transitorio. Ma ancora una volta nel dicembre dello stesso anno, ho sofferto di grave pallore, debolezza e letargia e, occasionalmente, dolore al petto. All'inizio pensavo di essere stata contagiata di nuovo, ma quando i test sono stati negativi e i sintomi sono stati più gravi, mi sono reso conto di soffrire di complicazioni a lungo termine del Covid. Il Coronavirus aveva praticamente distrutto la mia tiroide. I sintomi sono diventati debilitanti. Nel marzo successivo fui portata in ospedale in stato di soffocamento, con febbre alta e battito cardiaco grave. Da allora, ho ricevuto più volte la terapia con prednisolone (corticosteroidi). Cioè, sono state prescritte alte dosi di questo farmaco per controllare la malattia. Non appena i professori hanno cercato di ridurre la dose, i sintomi debilitanti sono tornati più gravi. Dal dolore alla mascella e alla gola e alla tromba di Eustachio, al dolore muscolare che era come una tortura e allo strappo delle fibre muscolari. Vertigini gravi. Il mio cuore non funzionava bene e non potevo muovermi molto. Insomma, durante tutto l'anno, sono stato sempre circondato da un senso di morte improvvisa. Per quanto voglia descrivervi la difficoltà di lavorare in questi giorni, non posso. Quando finalmente gli esami sono tornati alla normalità e il prednisolone è stato completamente scartato su richiesta dei professori, le torture si sono intensificate. Ma alla fine il tempo è passato. Mi sento meglio da una decina di giorni. Posso stare di nuovo in piedi per ore. Svolgo i compiti instancabilmente e senza la necessità di essere orizzontale. Posso pedalare e respirare, il cuore sta accompagnando meglio che nei mesi precedenti. La stanchezza si riduce e la sensazione di svenire, o di cadere e morire per qualche istante in più, scompare. Niente più vertigini debilitanti. La mia concentrazione è migliorata e riesco a leggere di nuovo i libri, anche se poco per ora.

Ho scritto queste righe con le lacrime, volevo avere una voce più forte per dare una buona notizia a tutte le persone che soffrono degli effetti a lungo termine del Covid: i bei giorni stanno finalmente arrivando. Basta avere diete più sane, senza dimenticare la vitamina D mensilmente e la vitamina C. Oltre i 40 anni, prendi aspirina, atorvastatina e farmaci per lo stomaco. Riposo. Non combattere con la tua debolezza e letargia. E, soprattutto, non perdere il tuo spirito. Sii fiducioso. Finalmente arriva la guarigione.

Lettera firmata

Nessun commento:

Posta un commento