Non si è fatta
attendere la replica del sindaco di Fagnano Castello all’articolo pubblicato da
alcuni organi di stampa in merito al taglio di un bosco in località Pietra
Bianca-Serra Cavallo. Solo pochi giorni fa, abbiamo voluto segnalare la
decisione assunta dall’attuale amministrazione comunale, che si accingerà ad
abbattere ettari ed ettari di bosco. Abbiamo appreso, infatti, che il comune, in
data 15 giugno 2020, ha approvato il “Progetto esecutivo per rimodulazione
dell’intervento di miglioramento forestale in fustaia mista a prevalenza di
latifoglie da realizzarsi in Loc. Pietra Bianca-Serra Cavallo in agro del
Comune di Fagnano Castello” (http://albofagnanocastello.asmenet.it/allegati.php?id_doc=15180639&sez=10&data1=15%2F06%2F2020&data2=30%2F06%2F2020&fbclid=IwAR2rO-dqVG0uEiwVijlf9pyTU5Nu8UfGeGUa36qcjcSjYSJLkpSbxABvf0I). Ciò non può lasciare
indifferenti chiunque ami il proprio territorio, per questo motivo, da
cittadini attenti e indignati per lo scempio che si compirà nel nostro
territorio, abbiamo inteso divulgare le decisioni scellerate del comune di
Fagnano. Il sindaco Giulio Tarsitano, in data 29 luglio, ha scritto una nota in
cui, tra le altre cose, precisa che «Al
momento ci preme sottolineare che la
vendita del bosco consente entrate patrimoniali che vengono incamerate al
titolo 4 del bilancio, destinate a coprire spese patrimoniali, cioè acquisti di
beni durevoli nell'interesse della comunità (es. beni immobili, mezzi
meccanici, arredi, ecc)… Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio boschivo, a
differenza di altri comuni, che ci consente di venderne il taglio, al fine di migliorarlo, rigenerarlo e nello stesso
tempo fa sì che l’ente proprietario cresca socialmente ed economicamente acquistando
beni nell’interesse della comunità… Siamo
convinti che quello che stiamo facendo
tutela l'ambiente, migliora il patrimonio boschivo, ne accresce le sue
potenzialità future e soprattutto è nel pieno rispetto della normativa
regionale…».
Definire le dichiarazioni del sindaco
deliranti è davvero poco, come si può essere convinti che tagliare circa 70
ettari di bosco “tutela l’ambiente e
migliora il patrimonio boschivo”? Non c’è bisogno di aggiungere altro,
visto che è il sindaco della Città del
Castagno e ha decretato uno scempio
naturalistico senza eguali, facendolo passare per tutela ambientale. Ovviamente
per fare cassa, ma anche questa la fa passare come un’entrata “nell’interesse della comunità”. Sindaco,
se vuoi davvero fare gli interessi della comunità che amministri, rispetta il
nostro patrimonio boschivo e non svenderlo per fare acquisti che servono solo a
te e ai tuoi compari. I boschi non si
tagliano!
Lettera firmata
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