‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

30 luglio 2020

LETTERE: Fagnano, il sindaco decreta il taglio dei boschi facendolo passare per tutela ambientale


Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Fagnano Castello all’articolo pubblicato da alcuni organi di stampa in merito al taglio di un bosco in località Pietra Bianca-Serra Cavallo. Solo pochi giorni fa, abbiamo voluto segnalare la decisione assunta dall’attuale amministrazione comunale, che si accingerà ad abbattere ettari ed ettari di bosco. Abbiamo appreso, infatti, che il comune, in data 15 giugno 2020, ha approvato il “Progetto esecutivo per rimodulazione dell’intervento di miglioramento forestale in fustaia mista a prevalenza di latifoglie da realizzarsi in Loc. Pietra Bianca-Serra Cavallo in agro del Comune di Fagnano Castello” (http://albofagnanocastello.asmenet.it/allegati.php?id_doc=15180639&sez=10&data1=15%2F06%2F2020&data2=30%2F06%2F2020&fbclid=IwAR2rO-dqVG0uEiwVijlf9pyTU5Nu8UfGeGUa36qcjcSjYSJLkpSbxABvf0I). Ciò non può lasciare indifferenti chiunque ami il proprio territorio, per questo motivo, da cittadini attenti e indignati per lo scempio che si compirà nel nostro territorio, abbiamo inteso divulgare le decisioni scellerate del comune di Fagnano. Il sindaco Giulio Tarsitano, in data 29 luglio, ha scritto una nota in cui, tra le altre cose, precisa che «Al momento ci preme sottolineare che la vendita del bosco consente entrate patrimoniali che vengono incamerate al titolo 4 del bilancio, destinate a coprire spese patrimoniali, cioè acquisti di beni durevoli nell'interesse della comunità (es. beni immobili, mezzi meccanici, arredi, ecc)… Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio boschivo, a differenza di altri comuni, che ci consente di venderne il taglio, al fine di migliorarlo, rigenerarlo e nello stesso tempo fa sì che l’ente proprietario cresca socialmente ed economicamente acquistando beni nell’interesse della comunità… Siamo convinti che quello che stiamo facendo tutela l'ambiente, migliora il patrimonio boschivo, ne accresce le sue potenzialità future e soprattutto è nel pieno rispetto della normativa regionale…».

Definire le dichiarazioni del sindaco deliranti è davvero poco, come si può essere convinti che tagliare circa 70 ettari di bosco “tutela l’ambiente e migliora il patrimonio boschivo”? Non c’è bisogno di aggiungere altro, visto che è il sindaco della Città del Castagno e ha decretato uno scempio naturalistico senza eguali, facendolo passare per tutela ambientale. Ovviamente per fare cassa, ma anche questa la fa passare come un’entrata “nell’interesse della comunità”. Sindaco, se vuoi davvero fare gli interessi della comunità che amministri, rispetta il nostro patrimonio boschivo e non svenderlo per fare acquisti che servono solo a te e ai tuoi compari. I boschi non si tagliano!
Lettera firmata



Nessun commento:

Posta un commento