‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

28 luglio 2020

icittadinisegnalano: Alberi in pericolo a piazza Fera, Santa Teresa e scalinata dei Due Leoni




Ancora una volta siamo costretti a segnalare il disinteresse dell’amministrazione comunale nei confronti del verde pubblico, da anni oltraggiato dai tagli e dalle capitozzature. E dall’abbandono. I casi che stavolta vogliamo porre all’attenzione di tutti – nella speranza che gli addetti ai lavori si attivino – rattristano e indignano. Si parte da piazza Fera, ormai sotto sequestro da mesi, dove quattro enormi vasi contengono dei lecci che stanno morendo perché non c'è più l'irrigazione. Alcuni componenti del nostro Comitato, nel tentativo di salvarli, si sono rivolti a un locale di fronte alle aiuole e hanno chiesto se potevano fare attaccare una pompa per innaffiarli, visto che l’area è transennata. I commercianti hanno risposto che si sarebbe consumata troppo acqua e l'acqua costa. I nostri hanno poi provato a scrivere al Decoro urbano, ma non è più attivo. Ci chiediamo se è giusto far morire così degli esseri viventi che sono indispensabili alla salute delle persone e perché il comune prima ‘arreda’ la città con discutibili alberi in vaso e poi li abbandona. Questo è un comportamento scellerato che denota il disinteresse per il verde e per il decoro della città da parte dei suoi stessi amministratori. Purtroppo, non è un caso isolato e proseguendo verso sud ci si imbatte in due alberi quasi secchi posti su un marciapiede di piazza Santa Teresa, di fronte a un noto locale della movida cosentina. 

Questi stessi alberi, esattamente un anno fa, erano stati presi di mira da chi probabilmente vuole il marciapiede tutto per sé e pensa di essere il padrone della città. Ignoti, infatti, avevano cementato le aiuole condannando alla morte i due alberi. In seguito alla nostra segnalazione, intervennero prontamente gli addetti comunali e ripristinarono lo status quo ante. Non contenti, gli ignoti di cui sopra avranno pensato di ucciderli diversamente, sversando qualcosa di nocivo nelle aiuole, e oggi i due alberi sono quasi secchi. Ci chiediamo stavolta se gli esercenti possono decidere dei beni pubblici a loro piacimento, se davvero sono i padroni dei quartieri e perché tutto gli è consentito. Vorremmo ricordare che una città senza legge è destinata al caos.
L’ultima segnalazione che è doveroso fare riguarda l’enorme albero che domina la piazzetta dei Due Leoni.
È un albero storico e presenta oggi molti rami secchi, ha bisogno di cure come altri grandi alberi in città. Ci appelliamo a tutti affinché non si perda il patrimonio della città.
Comitato Alberi Verdi
Cosenza

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