‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

01 novembre 2020

LETTERE: Autostazione di Cosenza, alberi fatti seccare

 


Da anni a Cosenza si denuncia il degrado della zona Autostazione, che tra gas di scarico, traffico senza regole, rifiuti e poca sicurezza in tutte le ore, risulta la più fatiscente del centro città. Popolatissima di giorno, è insicura di notte perché buia e frequentata da persone che approfittando della scarsa visibilità si sentono autorizzati a fare quello che vogliono. Le cronache cittadine hanno spesso riportato fatti gravi che vi sono accaduti, ma nessun provvedimento è mai stato preso per evitarli. 


Noi vogliamo anche segnalare lo stato dei pochi alberi rimasti all’Autostazione e sul suo prolungamento, cioè via Medaglie d’Oro. Da qualche tempo, ci hanno comunicati alcuni residenti, i commercianti stanno facendo morire gli alberi, li fanno seccare con i soliti modi, con il taglio della corteccia, smuovendo il terreno per sradicare l'albero, sversando liquidi nocivi nelle aiuolette, pratiche esecrabili che in modo graduale fanno seccare l’albero per poi tagliarlo, visto che probabilmente dà fastidio alle vetrine dei loro negozi. 


Non contenti, ricoprono lo spazio con cemento, in modo che non si può più sostituire con un altro albero. Uno spazio, come si vede dalla foto, è stato già cementato nel periodo estivo, con la città semivuota. Alcuni residenti hanno segnalato un paio di volte ai vigili, che si sono solo limitati a fare il giretto in macchina senza neanche scendere. 


Ci sono attività di ristorazione e anche altre che hanno causato questo scempio, ci chiediamo come si possa agire in questo modo senza essere sanzionati, visto che si distrugge un patrimonio che è di tutti. Ma si sa, Cosenza è ormai una città senza legge, quando resterà senza alberi, non ci sarà ossigeno nemmeno per quelli che oggi tagliano. Invitiamo come sempre a boicottare le attività cittadine che compiono queste azioni, basta farsi un giro nella zona Autostazione per vedere quali commercianti hanno avvelenato gli alberi e cementato le aiuolette, e poi non andarci mai più. Il verde pubblico va rispettato e curato.

Comitato Alberi Verdi

 

 

 

 

 

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