‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

09 novembre 2020

CISL Medici ospedale di Cosenza: "Non legittimiamo le ultime scelte dell’attuale Struttura Commissariale"

 


La Segreteria Azienda Ospedaliera di Cosenza della CISL Medici ha diramato un comunicato, a firma del Segretario Aziendale Rodolfo Gualtieri, perché «non intende per nessun motivo legittimare le ultime scelte ed attività fatte dall’attuale Struttura Commissariale. Dopo un continuo ignorare le O.O.S.S. e con loro l’intera Dirigenza Medica e Sanitaria, si continua a procedere ad atti di cui chiediamo l’immediato ritiro». Di che genere di atti si tratta?

Secondo la Segreteria, si dovrebbe revocare l’affidamento degli incarichi ai nuovi Direttori di Dipartimento «in quanto dati: in spregio alla correttezza istituzionale di non nominare figure fiduciarie a poche ore dalla decadenza; in carenza del Regolamento di affidamento degli incarichi Dirigenziali, a 10 mesi dall’entrata in vigore del nuovo CCNL, mai discusso con le O.O.S.S.; in spregio alle regole presenti nella stessa bozza di regolamento approntata e presentata alle O.O.S.S. da questa Direzione Strategica. In particolare per quel che riguarda il principio della rotazione dove possibile, come richiesto dalle norme anti corruzione. In alcuni Dipartimenti, come quello Materno-Infantile, pur essendo possibile, si è deciso di perpetuare l’incarico a persona che da più lustri è lì come ‘unto dal Signore’».

Allo stesso modo, la Segreteria ritiene debba essere annullato l’affidamento di incarichi dirigenziali di nuova istituzione per motivazioni sovrapponibili a quanto detto precedentemente.

«Fin dalla presentazione dell’Atto Aziendale – continua la nota - inutile e dannoso, utile solo a distribuire prebende ed a permettere, ai soliti personaggi, di affermare il proprio potere, si è subito evidenziata l’assoluta indifferenza a intrattenere una sia pur minima parvenza di buoni rapporti con le O.O.S.S. Ne è stata data informativa senza rispettare le più elementari regole (testo consegnato al termine dell’incontro e non corrispondente alla versione inviata alla Regione). Arriviamo oggi alla nomina dei Direttori di Dipartimento. In 10 mesi dall’entrata in vigore del nuovo CCNL, non si è trovato il tempo di discutere ed arrivare alla firma di un regolamento per l’affidamento degli incarichi Dirigenziali. Con questa scusa si è ignorato di dover individuare i nuovi incarichi Dirigenziali previsti dal CCNL in vigore, ma non quello d’individuare i Direttori di Dipartimento di cui, in questa Azienda, non si sentiva certo la mancanza vista la loro assoluta inerzia e per la maggior parte impegnati solo a portare in giro un’inutile pennacchio ed a incassare indennità immeritate. La presenza della nostra Sigla – conclude il segretario - è solo per vigilare e cercare di impedire ulteriori atti che stridono ferocemente con il momento che sta attraversando la nostra Azienda. Mentre la struttura sanitaria sta collassando sotto il peso di questa pandemia, troviamo il tempo di discutere delle indennità dei Direttori di Dipartimento».

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