‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

19 settembre 2019

Bollette acqua rincarate: le bislacche giustificazioni di Municipia


Le ultime fatture per la fornitura del servizio idrico integrato sono state emesse dal comune di Cosenza nello scorso mese di giugno, ma solo da poche settimane sono pervenute ai cittadini - anche se ancora non a tutti – nonostante la scadenza della prima rata sia stata fissata al 31 agosto. Un ritardo che il Settore tributi ha messo in conto, poiché sulla prima pagina della fattura è riportato che “In caso di recapito della presente oltre le scadenze sopra indicate La invitiamo ad effettuare il/i versamento/i nel più breve tempo possibile”. Vien da chiedersi perché le fatture non sono state inviate con il dovuto anticipo, ma si sa che le amministrazioni mostrano spesso poco rispetto per i cittadini/contribuenti. 
I problemi, però, non si limitano solo alla data di scadenza: la cosiddetta ‘bolletta dell’acqua’, infatti, almeno questa volta, è motivo di preoccupazione per la maggior parte degli utenti a causa delle cifre esose che vengono richieste. Analizzando attentamente la fattura, emerge che alla voce ‘Prospetto Letture’, spesso incompleto, compaiono le date (in alcuni si parte dalla fine del 2007) e la tipologia della lettura, in molti casi definita ‘reale’. Ma non è proprio così. Abbiamo chiesto dettagliate informazioni alla Municipia Spa, già Engineering Spa, società che si è aggiudicata per € 5.178.649,50 il ‘servizio di gestione ordinaria e straordinaria delle entrate tributarie ed extratributarie (durata quinquennale)’ fino a giugno 2022 e abbiamo saputo che anche quando sulla fattura appare la voce ‘lettura reale’ essa è da intendersi molte volte come ‘lettura presunta’. La risposta, quasi una giustificazione iperbolica, è scaturita dopo aver dimostrato agli impiegati della società, documenti alla mano, che alcune letture reali riportate sulle fatture non erano mai state effettuate. Di contro, abbiamo dimostrato, esibendo una ricevuta rilasciata da un operatore Engineering, che alcune letture realmente effettuate non sono state prese in considerazione ai fini del calcolo dei metri cubi consumati. La giustificazione stavolta è stata meno spinta della precedente: gli impiegati, infatti, hanno riferito che l’inconveniente è sicuramente dovuto a una dimenticanza. In pratica, la lettura non è stata ‘caricata’ nel computer, operazione che avrebbe dimezzato le somme da pagare (eccessive per molti contribuenti), addebitate invece in toto nell’ultima bolletta. A che serve, dunque, inviare degli operatori per effettuare la lettura dei contatori dell’acqua se poi ci si dimentica di conteggiarla? Val la pena ricordare che il lavoro degli operatori di Municipia ex Engineering è pagato dai contribuenti (oltre un milione di euro all’anno) che, come abbiamo visto, si ritrovano a tratti senza il servizio. E poi, perché chiedere ai cittadini di effettuare l’autolettura se la società incarica i suoi uomini a rilevare casa per casa i consumi? Delle due l’una, anche perché, malgrado una sovrabbondanza di servizi, si finisce per non farne valere nessuno. 
Ma non finisce qui, visto che sul foglio della fattura compare la voce ‘Prospetto analitico’, che riporta anno per anno, a cominciare da gennaio 2013 e finire a dicembre 2018, le componenti tariffarie con i codici UI1 e UI2 (componenti tariffarie fognatura, depurazione, consumo), UI3 (Acquedotto). E' vero che si tratta di cifre minime, ma sono sempre spese per i cittadini.
Per saperne di più: http/francescacanino.blogspot.com/2015/07/cosenza-cinque-acquedotti-e-sei-pozzi.html
Cosenza, 19 settembre 2019
Francesca Canino



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