‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

19 marzo 2020

Covid 19, politici calabresi al palo, contagi galoppanti



Ancora in aumento i contagiati da Covid 19 in tutta la penisola e nessuna flessione è prevista per i prossimi giorni. Forse nella settimana entrante, ma per ora la situazione si presenta in tutta la sua drammaticità. Specialmente in Lombardia, dove i contagiati sono circa 20.000, di cui 2077 emersi solo oggi. L’assessore regionale al Welfare ha informato i cittadini della possibilità concreta di poter allestire degli ospedali da campo, ma per metterli in funzione è necessario il personale, che purtroppo manca. Per questo motivo, ha chiesto aiuto a 53 medici e infermieri cubani, che si trasferiranno in Lombardia per alleggerire il lavoro dei sanitari.

La carenza del personale sanitario è una piaga che ha colpito anche la Calabria già da molti anni. Qui il virus si è diffuso in ritardo e con meno violenza rispetto alle regioni settentrionali, ma i numeri degli infettati cresce di giorno in giorno e i posti negli ospedali sono quasi al limite. 
Solo ieri scrivevamo (http://francescacanino.blogspot.com/2020/03/il-mater-domini-proposto-come-centro.html) che si dovrebbe considerare l’ipotesi di realizzare un centro regionale Hub per il Coronavirus a Germaneto, presso il Policlinico universitario ‘Mater Domini’. La sua posizione centrale e gli spazi di cui dispone potrebbero essere messi a disposizione per fronteggiare l’attuale emergenza. Si potrebbe risolvere così il problema dei posti letto, mettendo da parte, almeno per ora, l’idea di realizzare ospedali da campo, visto che la struttura a Germaneto c’è ed è anche ben attrezzata. Ciò che manca è il personale. Ma mentre l’assessore lombardo ha chiesto aiuto ai cubani, i politici e gli amministratori calabresi sono silenti. Nessuna proposta è stata avanzata dal presidente della regione, dal commissario ad acta, dai numerosi parlamentari calabresi, tutti trincerati nei loro palazzi a scaldare le sedie.

Il nostro augurio è uscire al più presto dall’incubo Coronavirus, purtroppo dobbiamo attenerci alla realtà ed affrontarla e la realtà certifica che i contagi sono in aumento e che presto si avrà bisogno di altri posti in terapia intensiva, anche perché arriveranno pazienti dal Nord. Sappiamo che al Mater Domini sono disponibili 20 posti in terapia intensiva e circa 300 posti per i contagiati, ma che per mancanza di personale non saranno mai attivati. Dopo le scellerate politiche degli ultimi decenni, che hanno bloccato i concorsi e istituito il numero chiuso alle facoltà di medicina delle università italiane, il personale sanitario è stato ridotto al lumicino e, oggi, nel bel mezzo di una pandemia senza eguali, dobbiamo fare i conti con questi madornali errori del passato. Ma vista l’emergenza attuale, vien da chiedersi perché chi governa la Calabria non reperisce personale altrove come hanno fatto i lombardi.

L’inettitudine di chi amministra la nostra regione e dei parlamentari calabresi non è più tollerabile, si cerchi il personale e si attivino i posti letto nelle strutture già esistenti e attrezzate. Non si può perdere altro tempo, il virus farà nuove vittime e non vogliamo assistere a un’ecatombe come quella lombarda solo per l’incapacità della classe politica calabrese. Dobbiamo forse ricordare loro che sono stati votati e sono retribuiti per garantire ai calabresi anche la salute?

Cosenza, 19 marzo 2020
© Francesca Canino


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