‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

27 ottobre 2020

Ospedale di Cosenza, quanti sono realmente i posti letto Covid e i sanitari contagiati?

 

 


 

La Direzione aziendale dell’ospedale di Cosenza ha diramato nelle ultime 48 ore comunicati rassicuranti, sia in relazione ai contagi del personale sanitario, sia in ordine ai posti letto. I vertici dell’Annunziata hanno fatto sapere che sono stati riattivati i posti letto all’ospedale di Rogliano, aumentati quelli in Terapia intensiva (11 in più) e ripristinato integralmente l’assetto ospedaliero emergenza Covid-19. «La situazione al momento è sotto controllo, anche rispetto agli operatori sanitari», è stata la chiosa del secondo comunicato. Nel primo, invece, è stato riportato il numero del personale sanitario contagiato, in tutto quattro infermieri, un medico, un Oss e tre amministrativi «ma il contagio – si legge in conclusione della nota - è ricollegabile a noti focolai esterni all’Azienda».

Si può davvero stare tranquilli? I bene informati dicono altro e cioè che non c’è stato un aumento dei posti letto, quanto una riconversione di quelli esistenti, molti dei quali occupati nella giornata odierna, mentre i contagiati sarebbero di più rispetto a quelli riportati dal comunicato dell’Azienda. Il laboratorio di Virologia che processa numerosi tamponi al giorno, a causa del sovraccarico di lavoro delle ultime settimane ha bisogno di tempi più lunghi per poter dare risposte agli utenti. Tra questi vi è anche il personale ospedaliero, che pur godendo di corsie preferenziali rispetto agli altri, deve, in questo periodo, fare i conti con tempi di attesa maggiori. Viene da chiedersi se i sanitari sottoposti a tampone perché presentano i sintomi SARS-CoV2-19, mentre aspettano il risultato rimangono sul posto di lavoro o vengono mandati a casa. La carenza di personale ospedaliero non consentirebbe a nessuno di assentarsi, ma i casi sospetti potrebbero, se risultassero positivi, diffondere il virus tra le corsie. E sarebbe la fine. Il buon senso non manca di certo, mancano invece supporti al laboratorio di Virologia e si attende che vengano riattivati i laboratori di Corigliano-Rossano e di Castrovillari. Ovviamente con calma.

Cosenza, 27 ottobre 2020

© Francesca Canino

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