La Direzione aziendale dell’ospedale di Cosenza ha
diramato nelle ultime 48 ore comunicati rassicuranti, sia in relazione ai
contagi del personale sanitario, sia in ordine ai posti letto. I vertici dell’Annunziata
hanno fatto sapere che sono stati riattivati i posti letto all’ospedale di
Rogliano, aumentati quelli in Terapia intensiva (11 in più) e ripristinato
integralmente l’assetto ospedaliero emergenza Covid-19. «La situazione al momento è sotto controllo, anche rispetto agli
operatori sanitari», è stata la chiosa del secondo comunicato. Nel primo,
invece, è stato riportato il numero del personale sanitario contagiato, in
tutto quattro infermieri, un medico, un Oss e tre amministrativi «ma il contagio – si legge in conclusione
della nota - è ricollegabile a noti
focolai esterni all’Azienda».
Si può davvero stare tranquilli? I bene informati
dicono altro e cioè che non c’è stato un aumento dei posti letto, quanto una
riconversione di quelli esistenti, molti dei quali occupati nella giornata
odierna, mentre i contagiati sarebbero di più rispetto a quelli riportati dal
comunicato dell’Azienda. Il laboratorio di Virologia che processa numerosi tamponi
al giorno, a causa del sovraccarico di lavoro delle ultime settimane ha bisogno
di tempi più lunghi per poter dare risposte agli utenti. Tra questi vi è anche
il personale ospedaliero, che pur godendo di corsie preferenziali rispetto agli
altri, deve, in questo periodo, fare i conti con tempi di attesa maggiori.
Viene da chiedersi se i sanitari sottoposti a tampone perché presentano i
sintomi SARS-CoV2-19, mentre aspettano il
risultato rimangono sul posto di lavoro o vengono mandati a casa. La carenza di
personale ospedaliero non consentirebbe a nessuno di assentarsi, ma i casi
sospetti potrebbero, se risultassero positivi, diffondere il virus tra le
corsie. E sarebbe la fine. Il buon senso non manca di certo, mancano invece
supporti al laboratorio di Virologia e si attende che vengano riattivati i
laboratori di Corigliano-Rossano e di Castrovillari. Ovviamente con calma.
Cosenza, 27 ottobre 2020
© Francesca Canino
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