‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

20 ottobre 2020

Cosenza, acqua col contagocce e contagi in aumento

 


Cosenza senz’acqua nonostante il Covid. Anche in questo periodo la città usufruisce dell'acqua corrente solo per poche ore al giorno, mentre i contagi crescono e le raccomandazioni di lavare spesso le mani, che da febbraio scorso giungono da più parti, restano lettera morta.

Il problema idrico che connota la città dei Bruzi non è stato mai risolto, sebbene si possa contare su cinque acquedotti e oltre una mezza dozzina di pozzi che servono i vari quartieri. Non sono, però, sufficienti, visto che l’acqua continua a mancare nelle case e le lamentele dei cittadini aumentano.

È certamente inspiegabile la penuria idrica in una città che sorge ai piedi della Sila, peraltro in una regione come la Calabria che è la più ricca d'acqua in Europa. È parimenti inspiegabile che in tanti anni di gestione delle acque calabresi da parte di Sorical SPA nessun miglioramento sia stato apportato in quei quartieri cosentini che da sempre “hanno l’acqua col contagocce”.

Oggi, però, il problema diventa ancora più grave a causa del Covid e delle regole che ognuno è tenuto a rispettare per evitare i contagi. Lavarsi di frequente le mani è tra le principali raccomandazioni ribadite dal ministero della Salute per evitare la diffusione del virus e i danni connessi. Ci chiediamo: “Come possono i cosentini lavarsi di frequente le mani se l’acqua manca?”.   

Cosenza, 20 ottobre 2020

© Francesca Canino

 

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