‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

18 ottobre 2020

Mongrassano: rumori eccessivi dal Parco eolico, quali i risultati dei rilevamenti effettuati nei mesi scorsi?

 


Il Comitato cittadino “Ambiente e territorio” di Mongrassano ha inviato una lettera al direttore del Dipartimento Servizio Radiazioni e Rumori dell’Arpacal, al sindaco di Mongrassano e alla Siemens-Gamesa per conoscere «l’esito dei risultati ottenuti dai rilevamenti eseguiti nel centro abitato di Mongrassano Cs, da vostro personale nei trascorsi mesi estivi a seguito di segnalazioni per l’elevata rumorosità prodotto dall’impianto eolico denominato Parco eolico “Aia dei venti” sito nei comuni di Mongrassano, S. Marco Argentano, Cervicati, rilevato che il rumore prodotto dalla rotazione delle pale in particolari condizioni ventosità e di direzione continua a creare disagio e disturbo alla quiete pubblica».


Solo qualche mese fa, il gruppo di minoranza ‘Mongrassano rinasce’, a sostegno della lotta di un gruppo di concittadini faceva notare che «il frastuono delle pale eoliche sopra la nostra testa è incessante di giorno come di notte, che dobbiamo fare? Andarcene dal nostro paese, dalle nostre case, dai nostri ricordi più cari, dalla nostra storia e dalla storia dei nostri avi? O cercare di salvare il salvabile, lottare per attutire almeno in parte questo ‘guaio storico’ che la nostra generazione ha combinato? Quanto al tavolo tecnico che il sindaco di Mongrassano ha fissato per il 25 maggio con l’Arpacal e la Gamesa, ci sembra veramente inopportuna la presenza della suddetta società perché è la responsabile del ‘probabile inquinamento acustico’». (http://www.iacchite.blog/mongrassano-parco-eolico-frastuono-incessante-e-dubbi-sul-tavolo-tecnico/).


Sulla vicenda era intervenuta anche la senatrice M5S Margherita Corrado a fine aprile scorso, che con una lettera indirizzata ai Vigili urbani e al sindaco di Mongrassano e all’ing. Francesca Tarsia A.R.P.A. Calabria – Cosenza chiedeva di «disporre al più presto gli opportuni accertamenti dell’impatto sonoro e delle distanze in ottica CEM e che a valle di quelli, stante il principio di precauzione, vogliate mettere in atto tutte le misure utili a scongiurare danni alla salute degli abitanti del borgo».

La richiesta della senatrice nasceva dalle segnalazioni ricevute dai cittadini di Mongrassano, i quali lamentavano «il rumore eccessivo prodotto dal contatto dell’aria con le torri e le eliche delle turbine eoliche recentemente entrate in funzione a monte dell’abitato, rumore che non dà tregua durante le 24 ore. Poiché l’ascolto dell’audio dei filmati associati a dette segnalazioni mi sembra confermare la fondatezza di tali lamentele, e posto che sia la mole colossale degli aerogeneratori in questione sia la breve distanza dal paese, in linea d’aria, rendono plausibile lo scenario prospettato, sono certa che converrete con me che, essendo la salute psicofisica un diritto costituzionalmente garantito, s’impone alle Autorità competenti un’attenta verifica di quanto segnalato dai residenti. Non è accettabile – concludeva Corrado - che la popolazione raggiunta dall’inquinamento acustico del parco eolico – e forse anche, mi chiedo, dai campi elettromagnetici (CEM) ad esso riconducibili, che com’è noto interagiscono con i tessuti biologici?! – sia esposta a rumori che superino la normale tollerabilità e men che meno ad una dose di radiazioni non ionizzanti oltre il limite dei valori soglia».   

A distanza di diversi mesi, non si ha alcuna notizia dei risultati delle rilevazioni, i residenti sono pertanto costretti a subire rumori assordanti che incidono sulla loro vita, procurando grossi disturbi fisici e psichici. Intanto, il dubbio che le pale siano state sistemate a distanze minori rispetto a quelle concordate avanza sempre più.

Cosenza, 18 ottobre 2020

© Francesca Canino

 

 

 

 

 

  

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