‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

13 giugno 2020

Il nuovo commissario dell'Asp di Cosenza e quel finanziamento perso di 10 milioni

Acquisita l’intesa del presidente della Giunta regionale Jole Santelli, il commissario ad acta Saverio Cotticelli, con decreto n. 86 dell’11 giugno, ha nominato la dottoressa Simonetta Cinzia Bettelini commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza“. 

È quanto si apprende da un comunicato ufficiale della Regione Calabria diramato un paio di giorni fa. L‘ex direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Cinzia Bettelini, ricopre ora l’incarico di commissario dell’Asp bruzia, azienda che da gennaio ha visto avvicendarsi ai suoi vertici ben quattro manager. A settembre dello scorso anno, il commissario dell’Annunziata Giuseppina Panizzoli chiese di averla al suo fianco per gestire il nosocomio cosentino, ma della loro presenza non si è accorto nessuno, se non per i continui viaggi nella zona rossa lombarda in piena pandemia e per la redazione di un atto aziendale stilato sulle vecchie linee guida del 2016.

Il management dell'azienda ospedaliera di Cosenza si è tuttavia distinto per inefficienza e poca lungimiranza quando ha rinunciato, di fatto senza motivazioni plausibili, all'opportunità di un reale aggiornamento tecnologico per l'Annunziata attraverso il finanziamento di 10 milioni di euro, che avrebbe permesso l'acquisto di nuove attrezzature (come il robot Da Vinci, indispensabile per mantenere a un livello di qualità le chirurgie; una seconda Pet; un nuovo agiografo digitalizzato), impedendo così all'Azienda cosentina di posizionarsi al livello di un vero HUB sanitario. La conseguenza a questa privazione di strumenti avanzati di cura è l’impossibilità a contrastare l'emigrazione sanitaria.

Ma perché queste rinunce a discapito dei cosentini e anche dei calabresi? Per favorire i privati? Per lavorare di meno? Per incrementare i viaggi della speranza verso il Nord? Le risposte arriveranno con il tempo, intanto Simonetta Bettelini è commissario dell’Asp cosentina, un’azienda che vanta milioni e milioni di debiti e cambiamenti apicali a ritmi veloci.

Cosenza, 13 giugno 2020

© Francesca Canino


2 commenti:

  1. Cara Francesca, per verità la cara “signora del Nord”, insieme alla su vera vice (la Panizzoli) si è distinta anche per altro! Ha dato corso, in buona compagnia, alla distruzione del laboratorio Specialistico Ematologico dell’URB per consegnarlo, con notevole aumento dei costi e diminuzione della qualità diagnostica, al direttore del Laboratorio Centrale. Ma siamo duri a morire, noi di AIL Cosenza Fondazione Amelia Scorza!

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  2. e' vero, ha lasciato solo danni

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