‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

03 maggio 2020

icittadinisegnalano: Casa di riposo di Mongrassano, tamponi eseguiti in ritardo e ancora senza esito


“Proprio in queste ore abbiamo appreso dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia che in Calabria sono stati spediti 84000 tamponi, ma ne sono stati fatti solo 37000 su 2 milioni circa di abitanti. Se ci sono oggi zero contagi e pochi tamponi i sospetti chiaramente sorgono. Ci piacerebbe sapere perché sono stati effettuati pochi tamponi e perché inoltre di alcuni, che pare siano stati eseguiti, non si conosce l’esito. Mi riferisco alla Casa di riposo Serenità di Mongrassano, in cui, fino a pochi giorni fa, nonostante il caso villa Torano fosse scoppiato già da tempo, nessuno aveva fatto i tamponi agli ospiti e al personale. 

Noi viviamo nel cuore di un territorio che comprende centri come Torano, Fagnano, Bisignano, dove ci sono stati casi di contagi, motivo che avrebbe dovuto spingere il sindaco di Mongrassano e il responsabile della Casa di cura Serenità a fare immediatamente i tamponi agli ospiti. Ci chiediamo perché il 14 aprile sono stati consegnati i tamponi e dopo oltre una settimana il sindaco, in una intervista al Tg3 ha detto di essere sul punto di farli. Finalmente, dopo oltre dieci giorni vengono fatti e ad oggi non si hanno ancora i risultati. Non sono troppi dieci giorni?

Se si volessero tutelare i diritti e la salute dei propri concittadini si farebbe ferro e fuoco al fine di eseguire i tamponi con la massima celerità, soprattutto perché Mongrassano è circondato da paesi con casi di contagio. Perché è passato tutto questo tempo? Si vuol nascondere qualcosa visto il palese conflitto d’interesse tra l’amministrazione comunale di Mongrassano e la Casa di Riposo Serenità? Perché si è andati ben oltre i 14 giorni dall’esplosione del focolaio di Torano per fare i tamponi? Ad essere malpensanti potremmo pensare che con il passare del tempo gli eventuali infetti asintomatici presenti in struttura nel frattempo guariscono e nessuno saprà mai se il virus ha colpito il nostro centro, con tutti problemi che da ciò potranno scaturire. Non c’è chiarezza sui contagi, inutile allora pubblicare quotidianamente il bollettino regionale che offende la nostra intelligenza. Intanto noi a Mongrassano attendiamo…”.
Cosenza, 3 maggio 2020
Lettera firmata

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