‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

09 novembre 2014

Preoccupano i debiti del comune bruzio: la giunta Occhiuto ha contratto un mutuo di 25 milioni con la Cassa Depositi e Prestiti per i soli debiti del 2013

«La relazione della Corte dei Conti sul comune di Cosenza è impietosa – scrive il consigliere Sergio Nucci - e lascia presagire l'ipotesi del dissesto finanziario. Una stroncatura che appare senza appello riassumibile in quattro punti:

1. Incapacità di far fronte agli impegni assunti che generano continue richieste alla Tesoreria comunale di liquidità per ripianare debiti di situazioni pregresse, senza procedere alla loro restituzione.

2. Misure di risanamento proposte poco credibili in quanto i risultati ottenibili non realizzerebbero gli obiettivi sperati alla luce della concreta incapacità dell’Amministrazione comunale di raggiungerli.

3. Impegni presi in assenza di copertura finanziaria e addirittura utilizzo di fondi a specifica destinazione non restituiti.

4. Artifizi contabili che palesemente non sono idonei a risolvere situazioni attuali e pregresse e che anzi potrebbero condurre al “dissesto” dell’Ente.

Non è poco, anzi. L'enorme mole di debiti contratta nel tempo dalle varie amministrazioni (l'ultima tranche di 25 milioni riguarda un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti sottoscritto per i soli debiti del 2013 dalla giunta Occhiuto - Determina Dirigenziale n° 2436/2014) e l'aumento vertiginoso delle imposte e tasse comunali verso cittadini e imprenditori, commercianti e contribuenti, fanno capire come sia ormai impossibile raggiungere un equilibrio di bilancio.

Se la Corte dei Conti, per la quale il processo di declino è inarrestabile, procederà alla dichiarazione di dissesto correremo il rischio che il commissario agisca con tagli lineari che andrebbero a colpire lo stato sociale. Occorre, quindi, correre fin da subito ai ripari mettendo in salvo quel poco che resta della barca che affonda.

Il sindaco di Cosenza ha nominato al suo insediamento dirigenti esterni e collaboratori di staff. Il costo per questo personale pesa sull’Ente per diverse centinaia di migliaia di euro all’anno. Al contrario di ciò che accade alla provincia di Cosenza, dove Occhiuto ha interpretato la legge in un modo, al comune di Cosenza alcune funzioni di staff rivestono funzioni dirigenziali».

Tagliare le spese superflue è quel che il consigliere auspica visto che «il Comune ha le professionalità giuste al suo interno in grado di portare avanti la macchina comunale. Un'assunzione seria di responsabilità non può prescindere da scelte che possono essere dolorose sul piano dei rapporti personali – continua Nucci - ma oggi improcrastinabili. Per rendere credibile l’impegno dell’amministrazione a tirarsi fuori dalle sabbie mobili del dissesto, le figure di staff e i dirigenti devono essere individuati obbligatoriamente tra il personale dipendente. Con l'abbattimento di questi costi, già si individuerebbero le risorse utili per pagare parte dei mutui dolorosamente contratti. Invertiamo la tendenza affinché a tirare la cinghia non siano sempre e solo i cittadini. E' dunque necessario un cambiamento di rotta, si taglino le spese inutili e voluttuarie e ci si concentri sulle cose indispensabili».

9-11-2014

©Francesca Canino

 

1 commento:

  1. 25 milioni di euro spesi in un anno, ma come sono stati spesi? Possiamo sapere il comune cosa ha fatto di tutti quei milioni? La trasparenza impone o no che il cittadino venga a conoscenza di come si spendono i suoi soldi?

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