Un quartiere quello di Santa Teresa, piazza Cappello, via Roma che negli
ultimi tempi sta assistendo allo sconvolgimento dei propri luoghi, nonostante
le continue e forti proteste dei cittadini, sostenuti da un Comitato e dalla
stampa locale.
Da qualche settimana, si è constatata la morte di quattro palme in
piazza XXV Luglio, probabilmente attaccate dal punteruolo rosso, che se non
sarà fermato distruggerà non solo le altre palme della piazza, ma anche quelle
di tutta la città.
Il problema era stato denunciato nei mesi scorsi agli assessorati
comunali dai residenti, i quali hanno dovuto assistere al rimpallo di
responsabilità tra l'assessorato all'ambiente e quello al decoro urbano. Solo
dopo diversi mesi è giunta una risposta, purtroppo negativa, in quanto in città
non c'è la possibilità di interessare un agrofitopatologo nè ci sono fondi per
il verde. Dispiace ora dover ribadire che se avessero curato o abbattuto la
prima palma forse si sarebbe evitato il contagio degli altri esemplari vicini. Le palme non sono state curate e ora contageranno
tutte le altre, nessuno le
abbatte e la piazza ha perso quattro elementi decorativi e identificativi. Ma
soprattutto ha perso quattro alberi. Che una sensibilità 'verde' da parte del
comune di Cosenza sia inesistente, malgrado esso abbia fatto della
sostenibilità la sua bandiera, è risaputo e comprovato dallo scempio ambientale
compiuto in piazza Santa Teresa, ma che non si adottino provvedimenti per
l'incolumità pubblica è grave e indegno per tutti i cittadini. Il rischio è che le palme ormai morte possano cadere
a terra e colpire qualche passante, come sembra sia avvenuto a Roma poco tempo fa. Sarebbe meglio
scongiurare un rischio del genere, ma nonostante i reiterati appelli, nessuno
interviene. I
residenti, inoltre, hanno chiesto più volte che la piazza venisse ripulita e
salvaguardata dai vandali che quasi ogni sera vi si ritrovano, rendendola poco
sicura ed esposta ad atti di inciviltà.
9-11-2014
©Francesca
Canino
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