‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

09 novembre 2014

Piazza Fera: i dubbi dei commercianti, la bocciatura degli ambientalisti, il problema del ritorno economico minimo


Il 21 ottobre scorso, il Movimento 5 Stelle ha incontrato i cittadini in piazza XI Settembre per discutere sui lavori di piazza Fera. Sono intervenuti il senatore Nicola Morra del M5S, il consigliere comunale Marco Ambrogio del Pd, l'ingegnere Gustavo Coscarelli e diversi cittadini che hanno manifestato le proprie perplessità in merito alla realizzazione dell'opera. Tra questi i commercianti la cui attività sorge sull'area ora interessata dallo scavo, i quali hanno espresso giudizi duri e negativi sui lavori in corso, 'colpevoli', a loro dire, della chiusura di numerose attività dell'area e del calo di vendite registrato da chi continua la propria attività in una zona chiusa al traffico da oltre quattordici mesi. Disagi e crisi. Non solo: dubbi sul completamento dell'opera i cui lavori proseguono con un ritmo non costante e, infine, preoccupazione per la scarsa attenzione all'ambiente. Su questo punto si sono scatenate le reazioni dei presenti, contrari a un progetto che non prevede spazi verdi, che ha eliminato l'unico punto cittadino di raccolta in caso di calamità e che probabilmente prevede la realizzazione di opere non previste nel bando. Tra i presenti qualcuno ha ricordato che nessuna ditta aveva partecipato alla prima scadenza del bando e che poi l'ATI fu l'unica a presentarsi e quindi a vincere la gara. Altri hanno chiesto di sapere se è vero che è stata nominata una commissione di alta vigilanza per i lavori, con costi altissimi e perché i lavori, alla data del 21 ottobre, risultavano fermi da diversi giorni.  Difficile dare risposte ai quesiti posti, tanto che si è parlato di organizzare altri incontri per seguire l'evoluzione dei lavori. Su tutto lo spettro di perdere i fondi per i ritardi o altre eventuali irregolarità e imprevisti.

Ma vediamo nei dettagli la genesi, le caratteristiche, i costi e gli eventuali ritorni economici dell'opera illustrati dall'ingegnere Coscarelli, che ha iniziato la sua relazione con la storia del progetto:

«Il progetto dell'ex piazza Fera nacque dal bando 1997/1998 per un 'Concorso di idee per la sistemazione di piazza Fera' che vide vincitore l’architetto Pietro Caruso, con il progetto denominato 'Scenario'. Il progetto di massima o preliminare fu consegnato il 30.11.1998, mentre quello definitivo il 02.09.2002 e comportava una spesa per i soli lavori pari a € 17.535.877,89 oltre I.V.A. e spese generali.

Cosa era stato previsto? Un garage a quota - 11,03 mt; una galleria commerciale a – 7,75 mt; una zona commercio a – 3,93 mt; la sistemazione di una doppia piazza: sotto e sopra terra; un giardino in Via Medaglie D’Oro; un ponte stradale.

A fronte di questa attività progettuale premio concorso, progettazione preliminare e definitiva, pare che l’Amministrazione comunale abbia corrisposto al vincitore compensi per complessivi € 1.299.056,10, a fronte di due convenzioni (07 agosto 1998 – 23 dicembre 1999). Il Comune divenne proprietario del progetto con riserva di non eseguire le opere, così come è poi successo. Il MAB all’epoca non esisteva. Il progetto nacque già vecchio per le funzioni previste, certamente di dubbio ritorno economico e poco attento al verde, all’ecologia e ai trasporti.

 

IL NUOVO PROGETTO

A distanza di anni, con la consiliatura Occhiuto, nasce un nuovo progetto, questa volta collegato al MAB già realizzato. L’Amministrazione comunale redige un nuovo progetto preliminare (2012) incaricando i propri uffici e indìce una gara per un appalto in concessione. Una A.T.I. formata da varie imprese vince la gara, poi costituisce “BILOTTI PARKING S.r.l.” e redige il progetto definitivo per un importo complessivo di € 21.076.721,64, con contratto del 26 aprile 2013.

Tempo di esecuzione previsto: 540 gg. – penali variabili in ragione del tempo da 8.500 €/giorno fino a 10.000 €/giorno; durata della concessione 28 anni a partire dalla data di approvazione del progetto esecutivo.

Cosa é stato progettato? Parcheggio interrato a quota – 8,66 mt per 250/300 posti macchina con rampe doppie,  poste a Nord e a Sud (5,40 mt/cad. con marciapiede di 1,20 mt). Un museo multimediale a quota – 5,16 mt con sup. 36 x 45 mt (1.620 mq) comprendente: area museale; ludoteca; servizi.

La piazza è caratterizzata da copertura con due “vele” (Lembi sovrarialzati, posti sugli ingressi ai garage a mò di falda: una a Nord (Via Bilotti) una a Sud (Via Alimena).

L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per attuare un intervento edilizio finalizzato: la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione di un parcheggio multipiano interrato che preveda almeno 250 (duecentocinquanta) posti auto da realizzare nella vasta area denominata piazza “Carlo Bilotti”; la progettazione esecutiva e la costruzione nel medesimo spazio di una struttura polifunzionale da adibire a manifestazioni culturali/espositive; la progettazione esecutiva e l'esecuzione delle opere atte alla riqualificazione complessiva della piazza “Carlo Bilotti” anche attraverso la valorizzazione, la rifunzionalizzazione e la riconnessione alla stessa piazza del MAB (Museo all’aperto “Carlo Bilotti”); la progettazione esecutiva, l'esecuzione e la manutenzione straordinaria delle seguenti arterie viarie e spazi collegati alla piazza “Carlo Bilotti”, in prosieguo definite opere aggiuntive: Viale Alimena fino a Piazza Scura (compresa), Via Mari, Via Cattaneo e Via Miceli, lotto A; Via Rodotà e Via Tancredi fino all’incrocio con Viale della Repubblica, lotto B; Via Simonetta e il relativo vicolo fino all’incrocio con Viale della Repubblica, lotto C; Via Caloprese fino al limite di Piazza Loreto (incrocio con Via Gramsci), lotto D; Corso Fera fino all’incrocio con Via Gramsci, quest’ultima compresa, lotto E; Via Greco fino all’incrocio con Via Molinella (quest’ultima compresa nel tratto fino a Piazza Kennedy), lotto F; spazio sottostante alla Via Greco, adiacente alla scuola materna Madre Teresa di Calcutta da connettere alla stessa Via Greco superando l’attuale dislivello, lotto G; la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori sulle seguenti arterie in prosieguo definite opere non previste nel bando e offerte in più: Viale della Repubblica e Via Misasi tra Via Simonetta e Via Tancredi, prosecuzione di Via Miceli e pista ciclabile su Via Molinella, rotatoria di Viale della Repubblica, lotto H; Corso Mazzini tra Piazza Kennedy e Piazza Bilotti, lotto I; Via Nitti; la gestione e manutenzione del parcheggio multipiano, della struttura polifunzionale di cui al piano “b” e del MAB.

 

CRITICITA': PROFILI RILEVATI

  1. Incertezza negli spostamenti sottoservizi e regolazione falda – prevista una spesa di appena € 67.000: ENEL e videosorveglianza questura, linee non prioritariamente individuate;
  2. Assoluta carenza di verde.
  3. Modifica sostanziale delle vie di traffico.
  4. I costi collaterali di cui alle c.d. “SPESE GENERALI”: già spesi per il primo inutilizzato progetto di circa € 1.290.000,00

Spesa per l’intervento in corso:

a)      Servizi di ingegneria: € 480.000,00 =

b)      Commissione di gara: €  105.765,21 =

c)      Incentivo dipendenti 2%: €  350.168,40 (Art. 92 D.Lgs 163/2006).

d)     Commissione Alta Vigilanza: €  200.000,00 =

e)      Finanziamenti privati (??) €  138.919,56 = (?)  

f)       Iva sui lavori del concessionario (10% su € 16.961.148,43) : €  1.696.114,84 =

g)      Iva su spese tecniche (22% su € 480.000,00 + 35.000,00): €  113.300,00 =

h)      Iva su opere artistiche ed allacci (10% su 32.271,38): € 3.227,14 =

i)        Iva 10% su imprevisti: -

j)        Iva su altri oneri (22% di 676.064,00):    148.734,08 =

Totale complessivo costi diretti, somme a disposizione dell’Amministrazione, Iva ed economie: € 21.076.721,64

 

IL MUSEO MULTIMEDIALE: CONSIDERAZIONI

Cos'é questo Museo Multimediale?

Nella relazione descrittiva si legge che esso produrrà interazione con il MAB; farà esplodere “il modello città e la trasformerà in opera d’arte”; è l’innesto di un pensiero creativo orientante azioni-sviluppi e luoghi, esaltandoli come forma di cultura; sarà un contenitore di funzioni (QUALI?); un luogo strategico (COME?); i vuoti urbani diventano “un vaso d’arte” (QUALE?). C’é solo molta enfasi nella descrizione.

 

RITORNI ECONOMICI

Quale sarà il reale bacino d’utenza? Qual è il ritorno economico dell’investimento in 26 anni effettivi di durata della concessione?

Tariffazione prevista in contratto: € 3,00/persona per ingresso Museo; 1,20 €/h per veicolo oppure € 150,00/mese per il relativo parcheggio.

Da grossolane previsioni su queste basi possono ipotizzarsi i seguenti rientri: € 2.000/giorno di Park e 200.000 visitatori annui per il Museo per complessivi € 600.000 ca. all’anno;

Rientro complessivo totale stimato in ca. € 1.300.000 lordi/anno, nelle più rosee previsioni, corrispondenti a un ritorno del 6% circa l’anno, con un utile netto annuo stimato in € 130.000 circa, al lordo di imposte e tasse.

A mò di confronto:

  1. Gli Uffizi di Firenze producono un introito lordo di € 8.600.000/anno con 1.370.000 visitatori.
  2. Il Louvre: € 40.000.000/anno con 8.000.000 di visitatori.
  3. Tutti i musei italiani: € 104.000.000/anno (media).
  4. Parco Archeologico e Museo di Locri: € 18.000/anno, per quanto è dato sapere.

Quale sorte potrà avere l’iniziativa in tale scenario?

 

PROPOSTE:

Sia il Museo un luogo espositivo dinamico del “genius loci” di ogni realtà comunale della Provincia e della Regione; sia un luogo di acculturamento nell’arte e nella lettura per le scuole e per i cittadini; sia un centro di esposizione dinamica e di formazione per il marketing territoriale. Occorrono fantasia, adeguate strategie di marketing e sponsor privati per poter far “vivere” l’opera in esecuzione».

Una domanda è d'obbligo: cui prodest un'opera del genere?

 
9-11-2014
©Francesca Canino

 

 

 

 

 

 

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