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Riceviamo e pubblichiamo
“Torna dopo tre
anni la Fiera di San Giuseppe e solleva proteste e polemiche. Organizzata dopo
oltre un mese dal suo solito, storico periodo, ha fatto subito discutere il
luogo in cui si sarebbe svolta. Viale Parco, a differenza di tre anni fa, non è
più il vialone spazioso e libero sul quale sistemare centinaia di bancarelle e
ospitare migliaia di persone. Sventrato dalla precedente amministrazione
comunale, oggi è in buona parte un cantiere. Per questo motivo, gli spazi da
concedere agli ambulanti sono stati decisi, probabilmente, seguendo criteri
diversi da quelli precedenti. E hanno sollevato un vespaio. Il motivo? Le
bancarelle si sono sistemate sulle zone verdi, noncuranti del prato e degli
alberi. Alla fine della fiera, oltre alla solita montagna di rifiuti, resteranno
i danni compiuti sul verde del viale, curato dalle persone preposte al
servizio. Viene da chiedersi: era davvero necessario “fare la fiera” quest’anno,
in ritardo di un mese rispetto alla sua storica data, visto che i contagi da
Coronavirus sono ancora alti e Viale Parco è un semicantiere? Chi ha deciso la
sistemazione degli stand sul prato e vicino agli alberi che, come spesso è
accaduto negli anni passati, potrebbero venire distrutti? Saranno stati i
soliti dirigenti comunali che continuano imperterriti ad essere noncuranti del
patrimonio verde cittadino e del lavoro che tanti addetti svolgono
giornalmente?
Pare, infine,
che più volte il comune sia stato multato negli anni scorsi per i danni
ambientali causati dagli espositori. Perché, dunque, il comune non incrementa i
controlli?
A questo punto,
ancor di più ci chiediamo a chi o a cosa servirà questa fiera.
Lettera
firmata
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