‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

21 aprile 2022

icittadinisegnalano: La fiera di San Giuseppe devasta il verde pubblico. Urgono maggiori controlli

 

foto dal web

Riceviamo e pubblichiamo

“Torna dopo tre anni la Fiera di San Giuseppe e solleva proteste e polemiche. Organizzata dopo oltre un mese dal suo solito, storico periodo, ha fatto subito discutere il luogo in cui si sarebbe svolta. Viale Parco, a differenza di tre anni fa, non è più il vialone spazioso e libero sul quale sistemare centinaia di bancarelle e ospitare migliaia di persone. Sventrato dalla precedente amministrazione comunale, oggi è in buona parte un cantiere. Per questo motivo, gli spazi da concedere agli ambulanti sono stati decisi, probabilmente, seguendo criteri diversi da quelli precedenti. E hanno sollevato un vespaio. Il motivo? Le bancarelle si sono sistemate sulle zone verdi, noncuranti del prato e degli alberi. Alla fine della fiera, oltre alla solita montagna di rifiuti, resteranno i danni compiuti sul verde del viale, curato dalle persone preposte al servizio. Viene da chiedersi: era davvero necessario “fare la fiera” quest’anno, in ritardo di un mese rispetto alla sua storica data, visto che i contagi da Coronavirus sono ancora alti e Viale Parco è un semicantiere? Chi ha deciso la sistemazione degli stand sul prato e vicino agli alberi che, come spesso è accaduto negli anni passati, potrebbero venire distrutti? Saranno stati i soliti dirigenti comunali che continuano imperterriti ad essere noncuranti del patrimonio verde cittadino e del lavoro che tanti addetti svolgono giornalmente?

Pare, infine, che più volte il comune sia stato multato negli anni scorsi per i danni ambientali causati dagli espositori. Perché, dunque, il comune non incrementa i controlli?

A questo punto, ancor di più ci chiediamo a chi o a cosa servirà questa fiera.

Lettera firmata

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