‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

21 ottobre 2014

Dializzati da Cosenza a Rogliano, scongiurato il turno notturno







Non potevo non iniziare da qui e cioè dalle ultime vicende dell'ospedale Annunziata di Cosenza.
Nei giorni scorsi, un'ala del Mariano Santo è stato occupato pacificamente da alcuni pazienti che proprio in questa struttura si sottopongono alla dialisi. A causa di una serie di interventi strutturali programmati per il Mariano Santo, una trentina di dializzati dell'ex sanatorio si sarebbero dovuti trasferire all'Annunziata, già affollatissima, e sottoporsi alla dialisi nelle ore notturne, ovvero dalle venti a mezzanotte. Molti di essi non vivono in città, alcuni non sono autonomi e hanno bisogno di essere accompagnati. C'è anche un ultranovantenne di Palmi. Tutti sono già tragicamente provati dalle precarie condizioni di salute che li costringono a dipendere dal trattamento dialitico.
Dopo due incontri in Prefettura, ai quali hanno partecipato i vertici dell'Azienda ospedaliera cosentina, l'Associazione Sud Italia trapiantati (Asit) e alcuni medici dell'ospedale, si è trovata una soluzione provvisoria grazie anche all'impegno profuso dall'ASP: dalla prossima settimana, una ventina di dializzati del Mariano Santo si sottoporranno al trattamento presso l'ospedale Santa Barbara di Rogliano nel turno pomeridiano. Gli altri, quelli più anziani, resteranno a Cosenza.
Una soluzione che è stata accolta in attesa del 30 novembre prossimo, data entro la quale dovrebbero terminare i lavori nei locali dell'Annunziata che ospitavano la Rianimazione e che sono destinati ad accogliere il nuovo reparto di Nefrologia.
Discutibile il comportamento della ditta reggina vincitrice dell'appalto per i lavori al Mariano Santo, che sembrerebbe decisa ad avviare un'azione risarcitoria nei confronti dell'AO per il mancato avvio dei lavori dovuto all'occupazione della struttura da parte dei pazienti. Convocata per ben due volte in Prefettura nel giro di pochi giorni, la ditta non si è presentata.

© Francesca Canino
     21-10-2014

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