‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

16 aprile 2021

Sanità regionale e cittadina, a chi interessano?

18 i pazienti Covid in attesa di cure al Pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza. È il bilancio della giornata di ieri, venerdì 16 aprile, che ha registrato, oltre ai 433 nuovi casi Covid, anche 5 decessi. Una situazione critica, che ha fatto intraprendere, negli ultimi giorni, azioni eclatanti, come l’occupazione della sede dell’Azienda ospedaliera e dell’Asp bruzie. Su tutto grava il disinteresse di coloro i quali occupano i posti che contano nella sanità nazionale e regionale. In primis il ministro Speranza, incontrato da una delegazione dei calabresi fuorisede, che si sono detti delusi dal confronto. Non sembra, infatti, essere emersa alcuna volontà per migliorare la sanità calabrese: nessuna assunzione e nessuna apertura degli ospedali chiusi. 

Quasi in contemporanea, altri manifestanti hanno trascorso alcune ore sul tetto della Cittadella regionale. Hanno, poi, incontrato il commissario ad acta Guido Longo, ma anch’egli non ha dato risposte soddisfacenti.

Intanto dall’Annunziata giungono notizie raccapriccianti: il commissario straordinario Isabella Mastrobuono, a detta dei bene informati, ha lasciato l’ospedale giovedì e tornerà martedì prossimo. Week end lungo. Anche il direttore sanitario e il direttore amministrativo sono in modalità week end fuori dalla Calabria. L’ospedale sarà senza una guida per alcuni giorni, proprio in un momento molto difficile a causa dell’aumento dei contagi e degli accessi giornalieri. A ciò si aggiunge l’abbandono, nelle scorse settimane, del direttore del Pronto soccorso, ovvero il reparto più caldo e importante dell’ospedale.

Anche lo scorso anno, val la pena ricordare, il commissario Panizzoli ritornava, ogni fine settimana, a Bergamo, la zona rossa per eccellenza, anche nei periodi più cruciali. Per loro fortuna, sia i commissari che i direttori, non sono stati finora contagiati, a differenza di tantissime altre persone che affollano le diverse strutture sanitarie calabresi, affossate da decenni di incuria, mala politica e sprechi. Basti pensare alla liquidazione di 50.000 euro che Panizzoli dispose per se stessa, prima di andar via, come premio per aver rovinato l’Annunziata e aver rinunciato al finanziamento di 10 milioni di euro che avrebbe permesso l'acquisto di nuove attrezzature.

Cosenza, 17 aprile 2021

© Francesca Canino

 





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