Vi chiedo gentilmente di pubblicare questa mia lettera che denuncia un grave disservizio che molti cosentini stanno vivendo in questi ultimi giorni. Lunedì scorso, di mattina, mio figlio si è recato all'ufficio anagrafe di Cosenza per il rinnovo della carta di identità, documento indispensabile sempre, ma per lui, in questo periodo, è vitale quasi perché deve partire per lavoro.
Ma una amara sorpresa lo attendeva: da ben due giorni, infatti, non si rilasciano carte di identità (né magnetiche né le vecchie cartacee). Solo in casi di urgenza rilasciano quella cartacea. Su cosa si basa l'urgenza? Chi ne stabilisce i criteri? A parte questi interrogativi, se si vuole avere la carta d'identità si deve aspettare e seguire alcune procedure. Bisogna prenotarsi, presentarsi all' appuntamento e attendere una settimana prima di avere il nuovo documento. Mi chiedo cosa stia succedendo a Cosenza, visto che praticamente è tutto bloccato e per un qualcosa che veniva tranquillamente rilasciato in pochi minuti ora si deve aspettare due settimane.
Lettera firmata
‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria
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