Un cammino lungo e tortuoso sfociato nell’agognato risultato: la
Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria, considerato l’interesse
storico particolarmente importante, ha emesso il decreto di dichiarazione dell'interesse culturale del
patrimonio della Biblioteca Civica di Cosenza (ai sensi degli artt. 10,
comma 3, lettera a), b) e c) e artt.13 e segg. del D. Lgs. 42/2004) e ha
formalmente inviato al Presidente della Biblioteca Civica di Cosenza le proprie
prescrizioni circa i provvedimenti da adottare per assicurare una buona tenuta
e conservazione del patrimonio librario e documentario. Ai Carabinieri NTPC è
stata inviata una nota contenente sia l'informativa in merito alla
Dichiarazione emessa sul patrimonio della Biblioteca Civica di Cosenza, sia gli
adempimenti prescritti.
La notizia giunge dalla Direzione generale Archivi, che comunica
anche che la stessa Soprintendenza «ha scelto di individuare nel patrimonio
della Biblioteca civica di Cosenza l'oggetto di una propria proposta
progettuale presentata nell'ambito della Programmazione PON Cultura e sviluppo
FESR 2014-2020 — azione 6c.l.b, Asse I». Il progetto è destinato alla
digitalizzazione dei Corali Liturgici e delle pergamene custodite nell'Istituto.
Il Soprintendente archivistico e bibliografico della
Calabria, inoltre, ha notificato «al prof. Leopoldo Conforti, Presidente, e a Francesco
Antonio Iacucci, componente del Consiglio di Amministrazione, l’obbligo di conservare,
ordinare e inventariare la documentazione della Biblioteca e il divieto di smembrare
l'archivio e far uscire in modo definitivo dal territorio della Repubblica
l'archivio o i singoli documenti ad esso appartenenti». In considerazione del
decreto di dichiarazione dell'interesse culturale del patrimonio della
Biblioteca Civica di Cosenza e nell'ottica di una piena collaborazione
finalizzata ad una fattiva azione di tutela dei beni librari e documentari, la
Soprintendenza calabrese invita Conforti e Iacucci a «voler adempiere ai provvedimenti
necessari per assicurare una buona tenuta e conservazione dei beni culturali di
che trattasi. Si rappresenta che nel corso dei sopralluoghi effettuati e da
un'attenta analisi e verifica tecnico-scientifica è stato rilevato che parte del
materiale librario ed archivistico non è conservato in modo idoneo, è in
precario stato di conservazione, frammisto a materiale di risulta in locali per
lo più umidi e carenti di scaffalature sufficienti».
Si dovrà, ora, provvedere a: ricollocare in locali
salubri e idonei il materiale afferente l'emeroteca (riviste e giornali a
stampa della seconda meta del sec. XX) e le Gazzette Ufficiali (seconda meta
del sec. XX), collocato in locali inidonei al piano ammezzato del vano scala;
individuare locali idonei per la conservazione dell'archivio della Biblioteca
Civica, che oggi è situato in un posto non idoneo alla conservazione; provvedere
alla sanificazione di alcuni locali risultati troppo umidi; provvedere a un
intervento di restauro conservativo del materiale librario e documentario che
non versa in buono stato di conservazione. «Difatti – scrive la Soprintendenza - risulta
particolarmente urgente, in considerazione del precario stato di conservazione,
prevedere una progettualità che riguardi i 28 Codici corali membranacei (sec.
XVI), la platea della Chiesa Matrice di Rocca Imperiale (1777), oltre a
numerose cinquecentine e seicentine e proseguire nell'attività di catalogazione
dei fondi librari ed all'inventariazione di fondi documentari conservati presso
codesta Biblioteca Civica».
Bisogna ora evitare che la Biblioteca rimanga nella sua
attuale condizione, Provincia e Comune devono assolvere ai loro obblighi economici
nei confronti della storica istituzione, evitando elemosine e disinteresse
culturale.
Cosenza, 4 ottobre 2019
©Francesca Canino
Nessun commento:
Posta un commento