‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

25 febbraio 2025

Potature selvagge in città: i Garanti del verde sono dei fantasmi


Prosegue in città la potatura degli alberi, o meglio lo scempio compiuto sul verde pubblico ormai ridotto di un terzo rispetto agli anni passati. A nulla sono servite le proteste di cittadini e associazioni che si sono opposti alle capitozzature e alla potature selvagge. Nessuna opposizione, invece, è mai giunta dai Garanti del verde, i tre personaggi fantasmi in carica da oltre un anno per vigilare “a livello cittadino sulla corretta applicazione delle normative di riferimento in materia di consumo del suolo e di tutela del verde”. I “Garanti del verde, del suolo e degli alberi” sono un organo collegiale composto da tre membri nominati dal sindaco, dei quali si sono perse le tracce all’indomani della nomina stessa.

Secondo il Regolamento, i Garanti dovrebbero svolgere una serie di attività dirette alla salvaguardia del verde e di quel che rimane di suolo ancora libero e “rapportarsi con gli uffici comunali di riferimento”. Di tutto questo, a distanza di oltre un anno, non è pervenuta alcuna notizia. Tra le funzioni del Garante sono previste quelle che contribuiscono “a garantire la salvaguardia del consumo di suolo e l’incremento del verde e degli alberi esistenti”. Inoltre, essi dovrebbero promuovere “azioni volte a consentire l’ascolto e la partecipazione della cittadinanza” e informarla “sull’evoluzione della situazione del territorio in termini di variazione del consumo di suolo, della dotazione di superfici verdi e della quantità di alberi esistenti”.

Ricordiamo che i Garanti dovrebbero riferire al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale e alle Commissioni Consiliari per quanto di loro competenza e con facoltà di avanzare proposte e richiedere iniziative e interventi ai fini dell’esercizio dei compiti almeno una volta ogni trimestre. Nulla di tutto questo è stato fatto. Ma la città ha davvero bisogno di garanti fantasmi, visto che il verde pubblico è abbandonato a se stesso?

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