‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

04 maggio 2021

LETTERE - Cosenza, esenzione ticket: uffici chiusi di pomeriggio nella scorsa settimana per mancanza di personale

 


Vorrei raccontavi cosa è accaduto nella scorsa settimana, esattamente martedì 27 aprile, a tutti quelli che come si erano recati a via delle Medaglie D’Oro per rinnovare l’esenzione ticket. In premessa ho l’obbligo di dire che a causa del Covid le varie esenzioni per chi ne ha diritto sono state prorogate fino al 31 ottobre 2021, quindi in teoria nessuno dovrebbe recarsi negli uffici a rinnovarla. Invece succede che il medico di famiglia non sempre riceve la comunicazione da parte degli uffici e molti di noi devono andare di persona a rinnovare l’esenzione. A che serve dunque la proroga? Non lo sappiamo, comunque, nel pomeriggio del 27 sono andato in via Medaglie D’Oro per fare l’esenzione. Gli uffici sono aperti dalle 16 alle 17 ed io sono andato molto prima, c’era già gente che aspettava, tra cui persone che erano andate nella mattinata e che, visto che i numeri erano finiti, sono state invitate a tornare nel pomeriggio. Una di queste raccontava che intorno alle 11 non c’era più nessuno ad attendere il proprio turno e aveva chiesto alla guardia giurata di poter entrare, ma questi le aveva risposto che non poteva perché i numeri a disposizione erano 50 ed erano stati tutti distribuiti, per cui doveva tornare nel pomeriggio. Se ne deduce che gli uffici non ricevono oltre 50 utenti al mattino, a prescindere se rimane tempo a disposizione fino alla chiusura. Si batte la fiacca in poche parole, con la scusa del Covid.


Tornando a martedì pomeriggio, ci accorgiamo che sul portone erano apparsi degli avvisi che informavano che “a causa di mancanza di personale martedì 27 e giovedì 29 aprile l’ufficio di base rimarrà chiuso nelle ore pomeridiane”. Non volevamo crederci perché alcuni di quelli in fila erano stati invitati poche ore prima a tornare nel pomeriggio. Abbiamo aspettato fino alle 16, finché è uscita una persona ad avvisarci a voce che il cartello era veritiero e di andare via. 


Dopo un’ora e mezza di coda, tra i disagi dovuti al traffico nella via e all’assembramento che si era creato (la proroga serviva proprio a evitare assembramenti) ce ne siamo andati, stanchi e adirati per il fatto che non si può interrompere un pubblico servizio, non si può giustificare l’interruzione con la mancanza di personale mentre c’è gente a spasso, non possiamo piangere la disorganizzazione e il menefreghismo del responsabile degli uffici di via Medaglie d’Oro che avrebbe dovuto pensare a come fare per far continuare il servizio. Definire il tutto una situazione kafkiana non rende l’idea, siamo ormai a un punto di non ritorno, è necessario per questo denunciare tutto quanto accade intorno a noi. Grazie

Lettera firmata

 

 

    

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