‘’In fatto di giornali non ne comprendiamo che di due specie: o giornali di partito che essendo l’espressione delle idee, delle aspirazioni, dei metodi di un dato partito, servono a propagare e difendere queste idee e questo metodo; o giornali notiziari cui cura precipua deve esser quella di servire il pubblico... Il giornalismo della prima maniera è missione, quasi sempre nobile e bella missione; l’altro è mestiere (nel senso buono della parola) o, se suona meglio professione. Il primo è vecchio, il secondo è giovanissimo e certo tentativo come il nostro in Calabria deve sembrare stoltezza più che audacia. Fra le due specie ve n’è una terza, il giornalismo di questa terza non è molto amico dell’onestà, per esso non esistono principi, fede, coerenza. Oggi sia lode a Dio, domani a Satana purché il ventre sia pieno, ben pieno”.
Cosenza, 3 gennaio 1895
Luigi Caputo, direttore di Cronaca di Calabria

19 marzo 2018

Gli ultrasuoni in medicina, perché non provarli sulle cellule cancerogene?

 
Il suono è la medicina del futuro
di Domenico Canino
Che il potere del suono fosse immenso è scritto nella Bibbia, nell’episodio di Gerico, dove il suono di alcune “trombe” distrugge le mura della città. E’ infatti risaputo che a determinate frequenze si può frantumare la materia. Un acuto di un soprano alla giusta frequenza rompe un bicchiere di cristallo. E con gli ultrasuoni si può provocare la cavitazione ed implosione delle membrane delle cellule viventi, e così frantumarle. Lo fece per la prima volta negli anni '30 lo scienziato americano Raymond Royal Rife, che dopo aver inventato un potente microscopio, osservò che le cellule si rompevano se sottoposte a determinate frequenze ultrasoniche (oltre la soglia di udibilità umana) . E guarì molte persone, frantumando cellule cancerose e batteri e virus, ma poi la sua scienza fu ostacolata, e lui finì i suoi giorni dimenticato ed in povertà. E non se ne è parlato sino a circa 20 anni fa quando si è cominciato negli ospedali a rompere con gli ultrasuoni (litotritore) i calcoli renali attraversando i tessuti che stanno davanti senza alcun danno. E poi da circa dieci anni si è cominciato a fare implodere con gli ultrasuoni attraverso la cavitazione le cellule di grasso sottopelle, e farle così assorbire normalmente dall’organismo umano, attraverso sangue e fegato, senza intervento chirurgico invasivo di liposuzione. 
Ma se si possono bombardare con gli ultrasuoni i calcoli renali ed il grasso perché non le cellule responsabili di Parkinson e cancro?
Se lo sono chiesto alcuni scienziati di università americane e si sono messi a sperimentare la tecnica dei FOCUSED ULTRASOUND, ultrasuoni focalizzati; pensate ad una lente ottica che concentra i raggi solari su un punto di un foglio di carta, e lì si accende il fuoco. Ugualmente con una lente acustica, si possono focalizzare e concentrare gli ultrasuoni sulle parti di tessuto organico che si vuole distruggere, sia nel cervello che nei reni, che nei polmoni.
Guardate i filmati dei pazienti trattati dai medici universitari USA e Svezia associati alla FOCUSED ULTRASOUND FOUNDATION, c’è da rimanere a bocca aperta! Vedrete ad esempio una donna malata di tremore fortissimo, con danni in 14 aree del cervello, sottoposta al bombardamento di ultrasuoni con l’ausilio visivo della TAC, e constaterete che alla fine della seduta, dopo molti anni finalmente non trema più, e può tornare ad una nuova vita. Ed è solo uno delle centinaia di pazienti già trattati con successo. (https://www.youtube.com/watch?v=272TzaUXg_U&t=37s).
Molte malattie possono trovare risposta, e gli interventi avvengono senza che ci sia mai nessun bisturi a toccare i tessuti, e senza anestesia e dolore. Riabilitazione immediata. Il prossimo passo è bombardare le cellule cancerogene…
Ricordo che tutti usiamo gli ultrasuoni dagli anni 30 per le ecografie neonatali, per vedere restituita l’ immagine di un feto, e che tutti gli studi dentistici usano degli sterilizzatori ad ultrasuoni, per i loro attrezzi chirurgici, ed usano gli ultrasuoni anche per la pulizia dei denti, che frantuma lo sporco come le mura di Gerico.
Bisogna informare la popolazione dell’esistenza di questa tecnica ultrasonica per combattere malattie gravi in maniera innovativa e insistere perché la sperimentazione arrivi in Italia, per il bene e la salute di tutti.

Nessun commento:

Posta un commento