Sono state senza assicurazione per anni – e hanno
subito anche un paio di danneggiamenti – finché, circa un anno fa, si è proceduto
ad assicurare le statue del Mab con una compagnia assicurativa - Groupama di
Elisa Vommaro – a cui erano state affidate anche le assicurazioni di mostre e
dei Bocs art. Accadeva l’aprile scorso, mentre ci si preparava alle elezioni
amministrative ed Elisa Vommaro proponeva la sua candidatura nelle liste di
Occhiuto.
A distanza di un anno, si ripresenta la necessità di rinnovare
la polizza assicurativa per il Mab e giorno 2 marzo è stata pubblicata una
determina in cui si legge: ‹‹negli atti di donazione modale che la famiglia Bilotti
ha sottoscritto con il Comune di Cosenza per il potenziamento delle statue del
Museo è espressamente previsto che il Comune provveda alla sicurezza delle
opere "attraverso la stipula di una polizza assicurativa con Compagnia
di suo gradimento ma comunque di primaria importanza e per un adeguato
importo contro i rischi di danneggiamento, di atti di vandalismo e
comunque di ogni e qualsiasi atto che pregiudichi la manutenzione, la
conservazione, la sicurezza e l'integrità delle sculture", pena la
risoluzione della donazione stessa da parte della famiglia Bilotti››.
Ci si
chiede, però, come mai non vi sia stata la risoluzione della donazione,
considerato che le statue del Mab non sono state coperte da alcuna
assicurazione per molto tempo.
La
determina in questione affida alla Groupama di Vommaro Elisa la polizza
incendio con una spesa annuale pari a € 12.816 e la polizza furto, danni e atti
vandalici alla Compagnia MunichRE, per il tramite della SYNKRONOS ITALIA SRL,
che comporta una spesa annuale di € 19.496, per un totale di € 32.312.
Sempre
il 2 marzo, un’altra determina viene pubblicata sull’Albo pretorio del Comune
di Cosenza, avente ad oggetto: “Rinnovo anno 2017, polizza assicurativa opere
d'arte concesse in comodato d'uso”.
Si
tratta della stipula di una polizza assicurativa, il cui premio è pari a €
6444, ‹‹a salvaguardia di eventuali rischi
dovuti a danneggiamento, furto, incendio, con l’Agenzia Groupama››
per le seguenti opere ricevute dal comune in comodato d’uso:
· Opera d’arte olio su tela, del maestro Mario Schifano, dal titolo “Gigli d’Acqua”,
(cm100x100), del valore di € 40.000,00 (Quarantamila);
· Opera d’arte olio su
tela, del Maestro Antonio Sciacca, dal titolo “Confluenza del Crati e del
Busento” (cm100x150)
del valore di € 20.000,00 ;
· Opera d’arte olio su
tela, del Maestro Antonio Sciacca, dal titolo “La Cattedrale” (cm100x150) del
valore di € 20.000,00.
Nel 2016, le suddette opere erano state assicurate dalla stessa agenzia (Groupama).
Nulla di strano in tutto ciò che abbiamo scritto finora, il Mab è una realtà e
deve essere assicurato. Sulle altre tre opere di Schifano e Sciacca, concesse
in comodato d’uso al comune, aleggiano, tuttavia, alcuni misteri: nessuno sa
quale sia la struttura museale o similare che le ospita e se, dunque, sono fruibili
dai cittadini. Insomma, dove si trovano questi dipinti? Potrebbero essere queste le opere date in comodato a
palazzo dei Bruzi da una gallerista che risulta imparentata con l'assicuratrice
Vommaro, di cui scrivevamo lo scorso anno? Lo pubblichiamo di seguito.
dal Quotidiano del Sud,
aprile 2016
SENZA
copertura assicurativa ed esposte a intemperie e ad eventuali atti vandalici.
Così è stato per le statue del Mab, in particolare per una di esse che, circa
due mesi fa, è andata in frantumi per la seconda volta.
Il 28
febbraio scorso, la città è stata colpita da un evento atmosferico eccezionale,
un ciclone a cui i meteorologi hanno dato il nome di Zissy. Nel giro di poche
ore sono stati numerosi e gravi i danni provocati in città e in tutta la
regione. Cosenza ha perso buona parte del suo patrimonio arboreo e ha visto di
nuovo finire a terra una delle tre colonne di Sosno, inserita nel percorso
urbano del Mab.
Un paio
d’anni fa, la stessa opera fu danneggiata da un camion di Ecologia oggi e poi
restaurata e risistemata al suo posto, ma le potenti raffiche dell’ultima
domenica di febbraio l’hanno ridotta di nuovo in tanti pezzi sparsi sul
principale corso cittadino. Immediati gli interventi dei responsabili comunali
al Mab e della Soprintendenza, che hanno provveduto a raccogliere i resti e a
proteggere la base, per poi dare avvio, nei giorni seguenti, alle pratiche per
il restauro della statua. La sorpresa è stata grande quando ci si è accorti che
le statue del Mab risultavano prive di copertura assicurativa, nonostante ciò
fosse una condizione prevista dal contratto di donazione. Successivamente al
danno, sull'albo pretorio del comune compare una determinazione per
l'assicurazione del Mab che, però, essendo successiva all'evento non copre il
danno.
Non è
usuale che opere d’arte di un certo valore collocate all’aperto non siano
assicurate e la sfortuna ha voluto che un vento fortissimo frantumasse una
colonna di marmo da poco restaurata. Nei giorni successivi all’accaduto si è
appreso che le statue non erano nemmeno assicurate. La colonna di Sosno, se
sarà restaurata viste le pessime condizioni, peserà, dunque, sulle casse
comunali e si spera che non si faccia ricorso al solito affidamento diretto. Ma
nelle ultimissime settimane, il comune di Cosenza sta assicurando tutto e per
giunta con la stessa agenzia assicurativa – la Groupama di Elisa Vommaro - a
cui ha affidato l'assicurazione delle mostre al castello e a palazzo Arnone,
dei Bocs art e di recente dei teatri. Inoltre, pare che la stessa compagnia
abbia assicurato le opere date in comodato a palazzo dei Bruzi da una
gallerista che risulta imparentata con l'assicuratore in questione. Insomma,
una sorta di monopolio delle assicurazioni detenuto al comune da un solo
soggetto, Elisa Vommaro, oggi finanche candidato in una delle liste dell'ex
sindaco Occhiuto.
7-3-2017
© Francesca Canino
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