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09 novembre 2020

Ospedale di San Giovanni in Fiore, a rischio i trattamenti di chemioterapia

foto dal web 

Da alcuni giorni sono apparsi sugli organi di stampa alcuni articoli che paventano il rischio chiusura del Servizio di oncologia dell’ospedale di San Giovanni in Fiore.

Non è proprio così, come spiega il dottor Antonio Caputo, responsabile del servizio oncologia, sul suo profilo Facebook: «L’oncologia non è a rischio chiusura nel modo più assoluto; ma sono assolutamente a rischio i trattamenti di chemioterapia perché è stata modificata la convenzione tra ASP di Cosenza, ASP di Crotone ed Unità Operativa Complessa di Paola, che ci consentiva di avere i farmaci oncologici dall’oncologia di Crotone e di poterli somministrare ai pazienti oncologici, come recita il DCA 10 del 2015, solo se l’oncologia dell’ospedale di San Giovanni fosse aggregata e dipendesse da una struttura complessa di Ospedale Spoke, che in questo caso si identificava con l’Oncologia di Paola, il cui Direttore è il dr. Gianfranco Filippelli. Poiché la convenzione, non si capisce bene perché, è stata modificata dalla direzione aziendale, qualche mese fa, il sottoscritto per tutelare il proprio profilo giuridico e soprattutto legale, si è rivolto ad un avvocato di fiducia che ha posto il quesito agli organi commissariali competenti dell’ASP di Cosenza e si è in attesa di una risposta risolutrice! Nel caso contrario - conclude Caputo - i trattamenti saranno interrotti, come comunicato dal mio legale Avvocato Ferdinando Palumbo alla Direzione Generale ASP, a far data dal 15 Novembre p.v.».

Sarebbe importante ora sapere perché sono stati cambiati gli accordi con l’ospedale di Paola, se ci sarà la possibilità di ripristinarli a beneficio dei pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico e se finiranno mai queste faide nella sanità regionale che compromettono gravemente la salute dei calabresi.

Cosenza, 9 novembre 2020

© Francesca Canino

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