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07 luglio 2020

icittadinisegnalano: Cosenza non è il Porto delle nebbie, ma il Porto dei soprusi


Succede anche questo a Cosenza: stamattina mentre mi recavo al lavoro percorrendo via Palatucci, ho assistito ad una vera e propria violenza dei diritti dei cittadini. 
L’ultimo parcheggio riservato alla questura è munito di cartello per possessori di handicap (per i dipendenti della polizia), davanti questo parcheggio sostava un mini furgone con a bordo il conducente, un poliziotto si è avvicinato chiedendogli di lasciare libero il parcheggio e fin qui tutto legale, ma due minuti dopo lo stesso ha lasciato  parcheggiare una macchina dalla quale è scesa la sua fidanzata (particolare evidenziato dal bacio che si sono scambiati), lui ha sistemato all’interno della macchina il suo permesso con la P e lei si è recata al lavoro da nella vicina traversa. Al ritorno dal lavoro e cioè dopo circa quattro ore la macchina era ancora lì. Queste cose non si devono fare, Cosenza non è il Porto delle nebbie, ma il Porto dei soprusi.

Una cittadina nauseata

Cosenza, 7 luglio 2020

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