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06 aprile 2017

Trasporto sangue, servizio affidato senza gara e a costi elevatissimi


UNA nota del Dipartimento tutela della salute dello scorso mese di febbraio ha invitato i direttori generali delle ASP e degli ospedali calabresi ad attivare con ‹‹estrema urgenza›› l’accentramento delle attività di validazione e lavorazione delle unità di sangue nelle sedi di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. Il sangue raccolto nei diversi spoke regionali dovrà, dunque, essere inviato nei tre hub di riferimento per la lavorazione.
Un documento della Simti (Società italiana medicina trasfusionale e immunoematologia) dei giorni scorsi fa rilevare che il servizio per il trasporto del sangue è stato affidato senza capitolato e gara, ma solo integrando una preesistente convenzione. Con una delibera del 16 marzo scorso (n.438), il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, ha approvato, infatti, l’integrazione di una convenzione, posta in essere negli anni scorsi, tra la stessa Asp e l’Avis provinciale per “il servizio di trasporto di materiali biologici”, nelle more dell’espletamento della gara regionale (verbale del 9.3.17). Su questo punto la Simti ritiene che per ‹‹la complessità, l’onerosità e l’importanza del sistema trasporti nel processo da attuare sarebbe stato indispensabile un capitolato e una gara d’appalto regionale, tutt’ora ipotizzata››.
Occorre precisare che nel programma operativo 2016-’18 del DCA 64/2016, il commissario Scura ha descritto il crono programma per “Espletare la gara unica regionale per la riorganizzazione dei trasporti delle unità di sangue e dei campioni biologici”, ma la gara non è partita e oggi, per attivare l’accentramento delle attività con estrema urgenza previsto dal DPGR-CA 58/2014, si ricorre all’integrazione di una pregressa convenzione tra Asp e Avis. Il tempo non è di certo mancato per espletare una gara, visto che l’attivazione dell’accentramento con estrema urgenza è stata prevista nel 2014 e il commissario, nel 2016, ha stilato il crono programma per indire un bando di gara.
Dalla delibera 438, inoltre, emerge che il direttore generale dell’Asp di Cosenza, in accordo con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera bruzia, ha previsto che il trasporto riguarderà solo le unità di sangue provenienti dalla raccolta verso Cosenza e delle unità, qui lavorate, e poi inviate verso i servizi trasfusionali di Castrovillari, Rossano, Paola. Si tratta, perciò, di trasporti di sangue non in urgenza. Non è stato indicato nella delibera il tempo entro il quale deve avvenire la consegna e tuttavia la ditta trasportante annota che nel trasporto si possono presentare anomalie o inconvenienti, come ‹‹problemi di viabilità e/o di traffico che possono ritardare o impedire il raggiungimento della sede››, ma non sono stati previsti né percorsi alternativi in caso di incidenti e di blocco del traffico, né altre vetture e personale pronti a intervenire in questi casi. Non viene nemmeno specificato come e quando saranno consegnate le sacche di sangue e come sarà assicurato il trasporto in emergenza-urgenza.
C’è poi l’impegno di spesa che appare decisamente esagerato: l’incarico è stato affidato all’Avis al costo di € 1,69/Km. Applicando questa tariffa, si calcola che un solo viaggio da Cosenza a Castrovillari e viceversa ammonta a € 440. Annualmente la spesa si aggirerà sulle 320.000 euro. Si sarebbe potuto risparmiare affidando il servizio dopo una regolare gara e stabilendo tariffe meno care per il trasporto visto che la Calabria è una regione sottoposta a piano di rientro e che l'offerta sanitaria regionale lascia molto a desiderare.

6-4-2017

© FRANCESCA CANINO


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