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28 dicembre 2021

Il Comitato Cosenza vivibile scrive una lettera al sindaco sugli assembramenti e il caos in città

Riceviamo e pubblichiamo



Il 
Comitato Cosenza vivibile scrive una lettera al sindaco di Cosenza, ecco il testo:

"Egregio sindaco, ci rivolgiamo a lei dopo le scene viste il giorno della vigilia di Natale in centro città, affinché si cambi registro. Migliaia e migliaia di persone si sono riversate nelle zone calde della movida per festeggiare la “loro” vigilia tra musica altissima, alcol, traffico, assembramenti pericolosi in periodo di pandemia, senza rispettare alcuna regola, senza mascherine e distanziamento. Un caos iniziato intorno a mezzogiorno e terminato poco prima delle venti, che ha bloccato molte vie della città. Assenti le forze dell’ordine e i vigili urbani, ormai dei veri fantasmi nella città dei Bruzi. Le chiediamo di rimetterli in strada, dove ogni tanto compaiono solo per sanzionare gli automobilisti, davvero riduttivo, non le pare?

Vogliamo anche ricordarle che lei è la massima autorità sanitaria sul territorio, pertanto faccia rispettare tutte le regole che il periodo pandemico impone. Abbiamo assistito a scene raccapriccianti il 24 pomeriggio, assembramenti e feste che sicuramente faranno aumentare di molto i contagi. Il mancato controllo ci ha indignato e ci ha spinto a scriverle perché prenda i dovuti provvedimenti per i prossimi giorni di festa. I vigili devono tornare sul territorio, perché questo è il compito che devono svolgere e per cui sono pagati. I cittadini devono sentirsi tutelati e non ostaggio di gente che non rispetta le regole, anche perché nessuno le fa rispettare. È questo che vuole? Una città in cui ognuno può fare ciò che vuole senza limiti? Come disturbare, contagiare e via dicendo?

Dalle scene viste, in una città normale il questore e il prefetto sarebbero stati mandati via dopo qualche ora per non aver garantito ai cittadini la sicurezza e la salute. Ma a Cosenza, nota come la sede del “porto delle nebbie” si soprassiede. Lei è un uomo di legge e non dovrebbe permettere tutto ciò. Le chiediamo di rimandare i vigili sulle strade e di provvedere per evitare movide pericolose per la salute di tutti noi ed evitare i botti che tanto danno fanno agli animali. Grazie.

PS: Non dimentichi di darci l’acqua e di far spazzare i marciapiedi, grazie di nuovo.

Comitato Cosenza vivibile"

Ispezioni ministeriali e visita dei Nas all'ospedale di Cosenza, chi li avrà mandati?

 


Pessime notizie giungono dall'ospedale di Cosenza, ormai allo sbando totale, a dispetto degli annunci trionfali degli ultimi mesi. Oltre all'annoso problema costituito dal Pronto soccorso, dove sembra che nessun sanitario voglia approdarvi, ne sono sorti alcuni nuovi, causati dalla discutibile gestione del nosocomio da parte dei dirigenti. I bene informati fanno sapere che le prestazioni ospedaliere sono al minimo, si garantisce l'emergenza, nemmeno in maniera sufficiente, mentre le attività programmate sono state ridotte al lumicino. Una situazione che non preoccupa tanto i vertici aziendali, impegnati in operazioni fumose che non producono nulla di concreto a parte i soliti annunci. Si assiste, dunque, ad uno svilimento dell'offerta sanitaria nelle varie Unità operative, a tutto vantaggio delle case di cura private, che lavorano incessantemente. Grave, come la mancata riapertura del Mariano Santo, ancora un perfetto cantiere dopo circa sette anni dalla sua evacuazione. Per questa struttura la politica degli annunci ha raggiunto il livello più alto della menzogna. E si prosegue con azzardate promesse, come l'apertura, a giorni, di un ambulatorio non ancora specificato, che dovrebbe far dimenticare i lavori infiniti del Mariano Santo. Intanto, l'ospedale affonda per la mala gestione delle risorse, al punto che, pare, manchino anche i farmaci importanti. Da una ventina di giorni, inoltre, non c'è aria condizionata nella sala della Risonanza magnetica. I pazienti che devono sottoporsi a una RM, restano fermi, per almeno un'ora, nudi a dieci gradi. Si assiste a scene inaudite, diversi pazienti tremanti hanno rifiutato, nei giorni scorsi, di fare l'esame a causa dell’eccessivo freddo. Ci si chiede come mai non si riesca a garantire i servizi minimi, quelli che non dovrebbero mai mancare in nessuna struttura sanitaria, soprattutto in un Hub come l'Annunziata, che solo un paio di giorni fa ha ricevuto la visita dei carabinieri del Nas e degli Ispettori del ministero della Salute per le inefficienze del PS. 

Chi li avrà mandati?

Cosenza, 22 dicembre 2021

© Francesca Canino

Cosenza: attivisti sorvegliati speciali, politicanti e loro compari liberi di sguazzare nel malaffare

 Riceviamo e pubblichiamo

"Lascia perplessi il provvedimento della questura di Cosenza emanato nei riguardi di alcuni giovani attivisti cosentini. Per quanto ci si sforzi, risulta davvero difficile capire i motivi della loro pericolosità sociale. Di contro, è stato evidente per tutta la cittadinanza la diffusa illiceità che negli ultimi anni ha caratterizzato i comportamenti, le azioni e le prevaricazioni di chi ha amministrato la città con modi poco democratici, sperperando risorse che spesso sono finite nelle mani degli “amici degli amici”. Quante volte sono emerse situazioni al limite della legalità, denunciate da pochi e mai indagate o sanzionate? Procura e questura di Cosenza hanno i cassetti colmi di denunce presentate dai cittadini per varie contravvenzione o reati commessi a danno di loro stessi, ma per quanto si sia insistito, sono rimaste a impolverarsi nei suddetti luoghi. Come mai nessun magistrato o questore o altro personaggio incaricato non si è mai preso la briga di dare seguito alle denunce? Come mai, invece, per chi ha protestato per difendere i diritti, specialmente degli ultimi, si è proceduto immediatamente per imbavagliarlo e impedirgli di continuare a manifestare? Come mai non si è mossa foglia quando negli uffici della questura bruzia qualcuno è stato intercettato mentre parlava di piazza Fera, ovvero del pericolo che essa rappresentava e rappresenta? Come mai nessuno ha proferito verbo quando sono stati demoliti alcuni palazzi del centro storico senza le dovute autorizzazioni? E quando sono stati eseguiti tanti lavori ignorando le richieste della Soprintendenza?

La lista sarebbe lunghissima, bastano questi pochi esempi per capire che in città, come tante volte è stato scritto da pochi nell'ultimo decennio, il dissenso non ha diritto di cittadinanza. E chi osa viene punito in un modo o nell'altro.

Ancora più pericoloso appare oggi il comportamento della questura, alla luce di quanto è avvenuto a livello nazionale: idranti a Trieste su persone inginocchiate e con le mani alzate, Daspo a Puzzer per un tavolino sistemato in piazza del Popolo a Roma. Non si può più manifestare un pensiero diverso in Italia, perché quel po' di democrazia che era stata conquistata e di cui ci si riempiva la bocca è stata trasformata in dittatura. È una deriva pericolosa che deve essere arginata al più presto se non vogliamo ritrovarci in una situazione peggiore di quella che si presentò agli italiani esattamente un secolo fa. Già la pandemia ha messo in quiescenza tante libertà del cives, non vogliamo che da detta quiescenza non se ne esca più".

17/12/21

Movimento civico “Nuovi Orizzonti” Cosenza