“Ieri sono stati
registrati 439 casi positivi di Coronavirus a Cosenza e provincia dall’inizio
dell’emergenza. Dei casi in più, registrati dall’Asp bruzia, 9 provengono dal
focolaio di Torano, giunto a 126 casi complessivi sparsi in diversi centri limitrofi. Devo pensare che il
peggio debba ancora arrivare per noi che viviamo in questi paesini che hanno
avuto contatti con persone operanti a Torano, perché ritengo che non siano
state messe in atto tutte le precauzioni dovute. Alcune strutture inoltre
sembrano essere state dimenticate, come se non appartenessero alla categoria
delle case di riposo o Rsa e a poco valgono certe rassicurazioni pervenute a
mezzo stampa dal primo cittadino perché è ben risaputo che alcuni accorgimenti
non sono stati messi in opera.
Vorrei
parlare della Casa di Riposo denominata “Serenità”, che si trova a Mongrassano
centro, una struttura che ospita una quarantina di anziani ed è stata affidata
dal comune, così come ci è dato sapere, a titolo gratuito ad una società, che
la gestisce non senza qualche ombra. Sembra intanto che lo scorso anno sia
stata oggetto di alcune indagini da parte della Guardia di Finanza (che cercava
di far luce sui pagamenti effettuati dagli ospiti) e che poi sia stata
riconvertita nella cooperativa sociale Scico. Sembra anche che il dirigente attuale
non abbia i titoli per svolgere tale compito, ma abbia invece parentele
importanti. A parte queste informazioni che vorremmo venissero verificate prima
o poi, vorrei sapere se sono stati effettuati i tamponi agli ospiti della Casa
di riposo e se c’è qualche residente di Mongrassano che ha avuto contatti con
villa Torano. Ho infatti notizia che un compaesano è stato ospite della Rsa
toranese, che sia stato dimesso nel mese di marzo e che non sia stato messo in
quarantena.
Sono
molto preoccupata per quello che potrebbe accadere, visto che Torano è stata e
sarà ancora una bomba di contagi, per questo vorrei essere rassicurata in
merito all’adozione delle misure di prevenzione previste per questo terribile
periodo. Si faccia sapere pubblicamente se gli ospiti della Casa serenità hanno
fatto il tampone e quali sono stati gli esiti. È un diritto di tutta la
comunità sapere per eventuali precauzioni da adottare”.
Lettera firmata
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