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12 marzo 2020

Ospedale di Cosenza, nessuna indicazione per donne gravide positive al Covid 19, per i neonati e per i bambini sospetti



Anche oggi dobbiamo scrivere che l’Annunziata di Cosenza è ancora senza una guida effettiva in grado di fronteggiare l’emergenza sanitaria scatenata dal Coronavirus. Eppure, l’ospedale bruzio si avvale di un commissario generale e di due direttori sanitari, ma mancano proprio le direttive, nel caso di paziente sospetto, da dare affinché il personale sanitario sia messo nelle condizioni di comportarsi secondo le linee generali dettate dalla letteratura scientifica e dalla normativa nazionale. Direttive che i vertici di ogni azienda sanitaria devono tradurre in codici comportamentali locali. La Direzione strategica di una azienda ospedaliera, sentiti i capi dipartimento e i primari, mettono in pratica le direttive regionali, nel rispetto di quelle nazionali. 
Cosa succede, invece, a Cosenza? Non sono state emanate le disposizioni di cui parlavamo in alcuni Dipartimenti molto particolari, come quello Materno-Infantile. Ad oggi, non è stato predisposto alcun regolamento per casi specifici che solo per fortuna non si sono ancora verificati. Ci riferiamo ai casi di donne gravide positive al Coronavirus o anche solo sospette, ai loro neonati, ai bambini sospetti. Per loro non c’è ancora nessuna indicazione. Per il personale loro addetto, non sono ancora previsti i DPI, ovvero i dispositivi di protezione individuale, e ciò in presenza della seconda versione di un documento che stabilisce i comportamenti da tenere in caso di paziente sospetto. Il documento, infatti, non prevede nulla per il Dipartimento Materno-Infantile.
Si naviga a vista, ma la situazione è molto seria per non essere presa in considerazione.
Cosenza, 12 marzo 2020
© Francesca Canino  

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