Un’ordinanza ridondante quella emessa oggi dal
sindaco di Cosenza nell’intento di agevolare il personale dell’Annunziata. Dalle
prime voci circolate nella mattinata, abbiamo appreso che sarebbero stati tutti
a usufruire delle disposizioni comunali, in seguito, però, è stata limitata la
platea dei destinatari al solo personale ospedaliero. L’emergenza causata dal
Coronavirus ha spinto, infatti, l’amministrazione comunale di Cosenza ad
emettere un’ordinanza “contingibile e urgente – scrive il sindaco - per la
sospensione temporanea dell’applicazione in prossimità dell’ospedale Annunziata
di Cosenza della tariffazione della sosta negli stalli blu al personale medico,
paramedico, infermieristico e ospedaliero di servizio presso l’azienda
ospedaliera di Cosenza” fino al 18 aprile prossimo.
Penso ci sia un serio problema. Per usufruire di
quanto disposto, secondo la delibera, si dovrebbe lasciare il tesserino
dell'ordine sul cruscotto. Ritengo non sia possibile perché questo vorrebbe
dire lasciare dei documenti pressoché incustoditi, oltre che dati sensibili in
pubblico. Non secondaria la possibilità di identificazione del proprietario del
mezzo. Oltre a ciò, l’ordinanza prevede che si possa “esporre apposita
autodichiarazione”, che, secondo la legge, per essere valida deve contenere
tutti i dati del certificante più una fotocopia di un documento di riconoscimento.
Non sarebbe stato più semplice riportare il solo
numero di matricola o fare una richiesta via mail al comune e ricevere un
codice univoco da riportare su un biglietto sul cruscotto?
È bene ricordare che noi ospedalieri dovremmo
usufruire sempre di queste agevolazioni e non solo durante la pandemia, perché
noi, ospedalieri tutti e cioè medici, infermieri, tecnici, biologi, ostetriche,
OSS, ausiliari lavoriamo tutti i giorni per salvare vite umane o per migliorare
le condizioni di salute dei cittadini. Pandemia o no, siamo sempre sul campo a
svolgere il nostro lavoro, per noi non cambia nulla. Ecco perché l’ordinanza a
mio avviso è pura propaganda pelosa, un atto autoreferenziale per dimostrare
che LORO ci sono, dopo essere spariti dalla vita pubblica da quando è scoppiata
la pandemia. Noi, invece, siamo sempre in prima linea, senza dispositivi, con poco personale, ma cerchiamo di garantire a tutti la salute.
Lettera firmata
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