EMERGENZA
CORONAVIRUS: in Calabria, il Dpcm 4 marzo 2020 del presidente Conte sulle misure
idonee al contrasto e alla riduzione del diffondersi del Coronavirus, è
passato inosservato, o quasi. I dirigenti
sanitari, infatti, non hanno ricevuto alcuna indicazione, poiché non sono stati
emanati atti contenenti direttive in merito. Il caos totale.
E proprio
stamattina, il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Cosenza,
Eugenio Corcioni, ha inviato una lettera al Dirigente generale del Dipartimento
Tutela della Salute della Regione Calabria, al commissario straordinario dell’Azienda
ospedaliera di Cosenza, al commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale
di Cosenza e al Ministro della salute per evidenziare ulteriormente la grave
situazione dovuta al diffondersi dell’epidemia da Coronavirus che si sta
manifestando nella sua ampiezza e portata ed è «con grande preoccupazione – scrive Corcioni - che ci troviamo a registrare le continue segnalazioni, provenienti
da moltissimi nostri iscritti operanti nelle strutture sanitarie della nostra
provincia, che lamentano la mancata adozione, ad oggi, di tutte quelle concrete
e strutturali iniziative e provvedimenti, dettati dalle linee guida scientifiche
e dal buon senso e recepite nei provvedimenti normativi, regolamentari ed
amministrativi adottati dal Governo e da tutte le altre Autorità competenti,
dirette alla mitigazione del rischio contagio e alla salvaguardia della salute
tanto dei pazienti che degli operatori sanitari».
Mancano,
peraltro, mascherine, tute, visiere e soprattutto una organizzazione delle
strutture sanitarie «ci
viene segnalato infatti – continua il presidente - che, ad oggi, nessuna iniziativa organica e strutturale è stata ancora
assunta per dotare tutti gli
operatori sanitari dei necessari equipaggiamenti di difesa personale dal
contagio (mascherine idonee, tute, visiere, ecc.) e nessuna iniziativa è stata
assunta per riorganizzare le strutture e l’accesso delle stesse in modo da
evitare assembramenti e contatti tra i pazienti in attesa».
Una
situazione gravissima e apparentemente incomprensibile
perché è ben risaputo che chi occupa
posizioni verticistiche in Calabria NON agisce nemmeno per evitare che i
cittadini si ammalino. Altamente insignificante è apparsa l’ordinanza emanata dal
presidente della Regione Calabria, che si limita a fornire indicazioni
comportamentali per prevenire il contagio dal virus.
«Tutto ciò – conclude Corcioni - è evidentemente non solo incomprensibile,
ma certamente, non più sopportabile vista la gravità della situazione e i
pericoli ad essa connessi, per cui siamo a sollecitare il Vs/ autorevole
intervento (ciascuno per quanto di propria competenza), dando fin d’ora la Ns/ piena
disponibilità a collaborare, nelle forme e nei modi che riterrete opportuni ed
utili, al fine di evitare che le strutture sanitarie diventino luoghi di
maggior diffusione e contagio del virus».
Non servono altre
parole.
Cosenza, 6 marzo 2020
© Francesca Canino
Cosenza, 6 marzo 2020
© Francesca Canino
Nessun commento:
Posta un commento