Ci saremmo aspettati quantomeno un comunicato
ufficiale da parte dell’Azienda ospedaliera di Cosenza in merito all’emergenza Coronavirus.
Nelle ultime ore, infatti, sono stati accertati circa un centinaio di casi, circoscritti
al Nord, che hanno generato polemiche e fobie in tutta la penisola.
Si teme di non essere in grado di gestire quella che
è stata definita la “pandemia degli anni ‘20” e se da una parte ci si affretta
a informare la popolazione sui reali rischi derivanti dal contagio da
Coronavirus, sulle precauzioni da adottare per prevenirlo e sulle misure da attuare
se c’è il sospetto di essere stati infettati, dall’altra ci si prepara
concretamente a fronteggiare situazioni di rischio.
A Cosenza, in molti si chiedono se l’ospedale
Annunziata, con i suoi infiniti problemi, sarà in grado di affrontare eventuali
casi di contagio. Per questo motivo, già da ieri sera, i cittadini hanno
sperato di leggere un comunicato dei vertici dell’Azienda per essere rassicurati
che l’Annunziata è pronta a diagnosticare e a prendersi cura dei probabili
pazienti. Nulla, invece, è stato diramato, poiché il commissario dell’Ao bruzia
e il direttore sanitario sono fuori sede. Nel fine settimana, infatti, le due
dirigenti ritornano nella loro Bergamo e l’ospedale si arrangia come può anche
in presenza di problemi straordinari. A dire il vero, la lontananza non
giustifica la mancata diramazione di quattro righe per tranquillizzare i
cittadini, visto che un comunicato poteva essere scritto e inviato agli organi
di stampa anche da Bergamo. Ciò conferma la distanza, non solo fisica, della
dirigenza ospedaliera sia dall’utenza, sia dal nosocomio che dovrebbero guidare.
Ora, la speranza è che ritornino dal Nord senza rischiare la quarantena.
Ci siamo, tuttavia, informati e abbiamo saputo che l’ospedale
di Cosenza è in grado di diagnosticare e predisporre le cure necessarie se si
presenteranno persone contagiate al Pronto soccorso. È, infatti, in condizione
di effettuare il test e sono state ulteriormente potenziate le unità di
Virologia e Malattie infettive. Inoltre, in seguito a una direttiva del
ministero della Salute, nel caso si risultasse positivi al test, il contagiato sarà trasferito all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, che, per la sua posizione centrale in Calabria, è stato individuato dalla Regione
come centro di raccolta.
Cosenza, 23
febbraio 2020
©
Francesca Canino
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